Criticità sulle aree di sosta a Castellabate: presentata interrogazione

Redazione Infocilento
Luigi Maurano

Il 28 Giugno 2017 è stata  affidata alla Castellabate Servizi la gestione quinquennale delle aree di sosta a pagamento del Comune di Castellabate. Nel Piano d’impresa presentato dal Presidente della Castellabate Servizi sono state esplicitate le aree, le tariffe e il personale da impiegare. In particolare sono state individuate quattro aree a pagamento per l’intero anno e la necessità di due unità per il controllo delle stesse. Successivamente da due si è passati ad una unità.

Proprio sul numeri di agenti ausiliari si è soffermato il consigliere comunale di minoranza Luigi Maurano. Quest’ultimo ricorda che l’unica figura che può controllare le aree parcheggio è l’ausiliario della sosta “in quanto nel bando per la selezione di tale figura era prevista una prova attestante la conoscenza delle norme del Codice della Strada. Requisito, per esempio,non richiesto per la selezione della figura del manutentore. Ma l’ausiliario può farlo solo e soltanto se viene autorizzato dal Sindaco con apposito Decreto ai sensi dell’art. 17 comma 32 della legge 127/1997”, dice il consigliere d’opposizione.

Eppure “tutti i decreti del Sindaco inerenti il servizio per l’anno 2019 hanno come fine dell’attività degli ausiliari la data del 30 Settembre 2019. In pratica ad Ottobre e nei mesi successivi ufficialmente e legittimamente non c’era e non ci sarà (fino ad ora) nessuno a controllo delle quattro aree di sosta. Quindi se qualche cittadino è stato sanzionato (non si sa da chi) con un avviso bonario deve sapere che tale atto è nullo”, dice Maurano.

Per il consigliere comunale ci sono delle criticità del servizio che vanno risolte, di qui la decisione di presentare un’interrogazione sul caso. “Non è la prima volta, però, che constatiamo criticità nella gestione dei servizi della società pubblica Castellabate Servizi – conclude Maurano – Una società nata per risparmiare e che invece ha aumentato i costi dei servizi. Nata per dare maggiore trasparenza e che invece è quasi concepita come un qualcosa di privato dove personaggi di dubbia competenza organizzano e gestiscono servizi turistici essenziali per il nostro territorio”.

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