Serie D: l’Agropoli sprofonda e “vede” la retrocessione

Gennaro Maiorano

Non inizia nel migliore dei modi l’avventura ad Agropoli per il neo mister Procopio. I delfini crollano anche contro il Gravina, formazione non certo facile da affrontare ma fin ora protagonista di un campionato non certo esaltante. L’obiettivo era quello di vincere per entrambe le squadre in campo, i pugliesi ci sono riusciti, gli agropolesi no ed incassano altri 5 gol. Lo score degli ultimi match è imbarazzante: 13 gol subiti e 0 fatti negli ultimi tre match. A rendere ulteriormente difficile la sfida in quel di Gravina le squalifiche di Sanchez, Bonfini e Acunzo. Procopio li ha sostituiti con Colella (risultato nelle sue prime uscite imbarazzante), l’esordiente Nathanael e Numerato.

A far capire che la gara era subito in salita l’infortunio proprio di Colella dopo pochi minuti di gioco. Al suo posto esordio assoluto per De Caro ed è un esordio da incubo se non altro per il risultato. I delfini provano a resistere per mezz’ora e offrono anche buoni spunti. Il Gravina, però, si mostra più in palla e fa le prove del gol che arriva al 25′ con Prosi. La rete subita atterra psicologicamente i delfini che nell’arco di 15 minuti subiscono altre due reti da Santoro e Tagliamonte. Praticamente la gara finisce qui, la ripresa è solo per le statistiche.

L’Agropoli prova a reagire, forse neanche veramente convinta nei propri mezzi, il Gravina tira un po’ i remi in barca. Al 27′, però, i pugliesi siglano il poker con Santoro e dopo dieci giri di lancette arriva anche la manita con Ficara. Un disastro per i delfini con i tifosi che ormai, davanti ai bar, anziché tenere d’occhio i risultati del girone H di Serie D, guardano già a quelli di Eccellenza, perché è probabile che lì giocheranno i cilentani il prossimo anno se non ci sarà un’inversione di rotta. L’andazzo è quello ma soprattutto i numeri sono impietosi. L’unica delle due vittorie dell’Agropoli risale alla quarta giornata contro il Bitonto. L’ultimo punto conquistato è stato in quel di Vallo della Lucania contro la Gelbison. La classifica è nera: delfini penultimi, a 4 punti di lunghezza dal Nardò fanalino di coda e con i quali l’Agropoli condivide la peggior difesa. Il primato di peggior attacco, però, appartiene ai bianco-azzurri.

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