Legambiente premia gli ambasciatori del territorio campano, presente anche il Cilento

Antonio Pagano

C’è anche il Cilento tra gli oltre trenta “Ambasciatori del Territorio” premiati lo scorso 15 ottobre a Napoli da Legambiente, nel corso del primo forum nazionale sull’Agro-ecologia circolare.

L’obbiettivo è quello di proporre una nuova alleanza che possa condurre, oltre alla riduzione dell’utilizzo della chimica attraverso il ricorso a buone pratiche agronomiche, ad un impegno concreto per un Green new deal anche in questo settore. «Gli ambasciatori del territorio attraverso il rapporto con le comunità ed i territori raccontano un’agricoltura giusta, sostenibile, sana per i consumatori e responsabile a livello globale”, ha dichiarato Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania.

Tra gli ambasciatori del Cilento sono stati premiati:

Alici di Menaica: ha contribuito a salvare dall’oblio un’antica tecnica di pesca, ereditata direttamente dagli antichi greci, valorizzandola e facendola conoscere al mondo intero. Una tecnica che mantiene inalterato l’ecosistema marino, che rappresenta una concreta occasione di sviluppo locale, per il tramite di un prodotto dalle straordinarie qualità organolettiche e nutritive;

Ammaccata: Ha fatto rinascere e ha portato alla conoscenza di tutti un prodotto antichissimo, che nella sua semplicità racconta lo straordinario valore della cultura contadina del Cilento. Un lungo lavoro fatto di ricerca e passione, arricchito dalla giovanissima età del suo autore;

Azienda Agricola Corbella: L’azienda si è contraddistinta per il ruolo centrale di Giovanna Voria nel recupero della coltivazione del cece di Cicerale e nella sua valorizzazione, fino al traguardo del Presidio Slow Food; nonché si è fatta notare per l’applicazione e diffusione dei principi della Dieta mediterranea, dalla tutela della tradizione al rispetto della stagionalità e del ciclo della terra;

Azienda Agricola Sangiovanni:Produce vini di altissima qualità in un’area protetta, in uno dei luoghi più belli e tutelati d’Italia, è stata la sfida vinta da una giovane coppia di professionisti. Oggi, l’azienda agricola Sangiovanni è una realtà conosciuta in tutt’Europa, mantenendo inalterato, ma anzi dando sempre maggiore valore, al rapporto strettissimo con la natura e l’ambiente circostante;

Caseificio Chirico :Ha contribuito fortemente a recuperare e portare avanti antiche tradizioni casare del territorio, attraverso la produzione di straordinari formaggi, unendo questo lavoro ad una forte spinta innovativa legata all’ambiente, con il recupero di biogas dai reflui dell’allevamento aziendale;

Caseificio Le Starze: Si è fatto notare per l’impegno profuso nel raccontare attraverso prodotti straordinari un territorio, la sua storia e la sua biodiversità. Rappresenta ad oggi una bellissima storia di riscatto del sud e delle aree interne, dove anche la montagna torna ad essere abitata e valorizzata;

Coop. Nuovo Cilento: Rappresenta ancora oggi, ad oltre 40 anni dalla sua fondazione, un sistema economico e produttivo di straordinario valore per il territorio. Un’esperienza di avanguardia in termini di innovazione agricola e cooperazione, che rappresenta una buona pratica per l’intero Paese,

Gelateria Enzo Crivella: Grazie all’impegno del maestro gelatiere Enzo Crivella, tra i pionieri del movimento Slow Food Italia, la gelateria rappresenta con il suo gelato artigianale, un perfetto narratore del territorio cilentano, esaltandone i prodotti tradizionali, anche attraverso la collaborazione con altri artigiani locali del cibo;

Gioi: Ha rappresentato attraverso il lavoro il connubio perfetto tra produzioni di qualità e sviluppo locale.
Un piccolo salumificio di un borgo del Cilento che da diversi anni travalica confini impensabili e traguarda risultati esaltanti, recuperando e valorizzando in maniera sostenibile antichi salumi tradizionali;

La Petrosa: Ha realizzato negli anni un recupero di antiche varietà di grano autoctono e la loro promozione presso il grande pubblico. Un lavoro di valorizzazione che passa attraverso progetti di sostenibilità ambientale e di educazione alimentare, coinvolgendo soprattutto i più giovani;

Maida: Ha dato valore a prodotti estremamente poveri, conferendo alla terra e al lavoro artigiano l’importanza che meritano. Un lavoro lungo di anni, che è riuscito ad affermare l’idea di valorizzazione di un territorio storicamente unico com’è Paestum attraverso le sue migliori produzioni agricole;

Storie di Pane: Ha coniugato l’attenzione ai prodotti e all’etica della produzione con una visione territoriale, capace di innescare sinergie e collaborazioni tra produttori locali;

Santomiele:Santomiele ha dato valore al territorio cilentano attraverso uno dei prodotti più rappresentativi, il fico. Un lavoro importante di valorizzazione, grazie al quale questa importante risorsa è diventata un elemento di sviluppo per tutto il territorio.

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