Sindaci del Cilento e Diano a Napoli per chiedere una seconda Asl

Katiuscia Stio

Sindaci a Napoli questa mattina per discutere della questione sanità in Cilento e Vallo Di Diano. La delegazione, guidata dal presidente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi, puntava in particolare a riaprire il discorso di una seconda Asl sul territorio a sud della Provincia di Salerno. L’incontro in commissione sanità ha dato esiti positivi, seppur i frutti non potranno essere raccolti in breve tempo.

“Sono state comprese le ragioni di un disagio che il nostri territorio vive ed i motivi di una protesta finalizzata ad ottenere un maggiore livello di attenzione per incrociare quelle che sono le richieste degli stessi cittadini”, ha spiegato Iannuzzi. “Dalla voce del presidente della commissione è emersa la volontà di dare seguito a questa richiesta una volta che la regione sarà uscita dal commissariamento”, ha aggiunto.

Le premesse, quindi sono positive e le porte sono aperte una volta superato il blocco commissariale. I sindaci del comprensorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, durante l’incontro, hanno evidenziato anche una serie di criticità che si vivono sul territorio ottenendo la promessa di massima attenzione. A tal proposito i consiglieri regionali Maria Ricchiuti e Tommaso Amabile, si faranno carico di incontrare il commissario dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, per portare alla sua attenzione le istanze del territorio. In commissione sanità erano presenti sindaci del comprensorio e rappresentanti delle comunità montane.

“Da oggi vigileremo affinché le proposte del territorio vengano ascoltate”, ha detto Iannuzzi. Soddisfazione è stata espressa anche da parte del consigliere regionale Maria Ricchiuti. “La logica ragionieristica della razionalizzazione della spesa non può penalizzare ulteriormente il nostro territorio che legittimamente rivendica la dovuta attenzione – ha detto – Ringrazio i sindaci che hanno partecipato con spirito di compattezza e i componenti della commissione che hanno raccolto la proposta di sollecitare l’Asl competente a riordinare i servizi sanitari in maniera più rispondente alle aree marginali, vista la difficoltà normativa di istituire una nuova struttura aziendale”.

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