La longevità del Cilento elogiata in un articolo de La Repubblica

Annalisa Russo

“I longevi contadini di Cuccaro Vetere figli di un altro secolo” è il titolo dell’ultimo articolo dello scrittore Lorenzo Marone, curatore di una rubrica fissa su La Repubblica Napoli intitolata “Granelli”. Il comune di Cuccaro Vetere viene preso in considerazione perché costituisce un ottimo esempio di longevità e corretto stile di vita nel Cilento.

Lorenzo Marone esordisce affermando come il Cilento sia una meta privilegiata dagli studiosi americani che vogliono comprendere le cause della longevità. Il comune di Cuccaro Vetere, noto per il tradizionale “Palio del ciuccio” che si svolge ogni anno nel mese di agosto, viene preso in esame dallo scrittore, che ne elogia lo stile di vita condotto dagli abitanti, contrapponendolo alle abitudini alimentari di altri paesi, in particolare gli Stati Uniti d’America, detentori del primato di obesità al mondo.
Accanto all’alimentazione, la genetica costituisce indubbiamente un ruolo di primo piano nel determinare la longevità. I centenari di Cuccaro, prosegue lo scrittore, si nutrivano poco e in modo sano, con una dieta a base di frutta, verdura, legumi e cereali, in cui la carne era assente o limitata a un consumo minimo.

Concludendo con una frase del filosofo tedesco Feuerbach, il quale affermava che “siamo ciò che mangiamo”, Lorenzo Marone sostiene che dobbiamo rivolgerci ai contadini del Cilento, figli di un altro secolo, e ricercare le risposte ai nostri interrogativi proprio nelle loro abitudini alimentari e stili di vita.

Oltre a collaborare con La Repubblica, Lorenzo Marone è uno scrittore di successo, autore dei romanzi “La tentazione di essere felici” (Longanesi, 2015) da cui è stato tratto il film La tenerezza con la regia di Gianni Amelio, “La tristezza ha il sonno leggero” (Longanesi, 2016), “Magari domani resto” (Feltrinelli, 2017) e “Un ragazzo normale” (Feltrinelli, 2018; Premio Giancarlo Siani 2018). A novembre 2018 è uscita la raccolta “Cara Napoli” (Feltrinelli).
Per leggere il testo integrale dell’articolo clicca qui.

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