Emergenza cinghiali nel Parco, Uncem chiede tavolo ministeriale

Katiuscia Stio
Vincenzo Luciano

“Emergenza cinghiali”, ieri se n’è discusso al Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Si è sottolineato che ormai ci troviamo di fronte ad una emergenza nazionale. Tutte le Istituzioni devono fare la loro parte, il Parco da solo non può farcela, c’è bisogno di misure straordinarie e che possano superare problemi normativi che impediscono la risoluzione del problema (leggi qui).

“Vanno rafforzate le misure avviate con i selecontrollori, le case di caccia e le azioni legate alla filiera della carne, ecc. Vanno superati ritardi e sottovalutazioni del fenomeno che coinvolge anche le aree contigue e le azioni della Regione e della Provincia – spiega Vincenzo Luciano, presidente UNCEM e vicesindaco di Aquara – Abbiamo bisogno di un piano straordinario che riduca al massimo una emergenza che ha messo in ginocchio tantissime aziende agricole, e che rende vulnerabile il nostro territorio anche sotto il profilo sanitario e della pubblica e privata incolumità”.

Poi aggiunge: Come UNCEM ho sottolineato la necessità che venga subito richiesto un tavolo Ministeriale che coinvolga anche la Provincia e la Regione, e che vengano emanate misure straordinarie, ricalibrando anche il piano operativo regolarmente approvato dall’ISPRA e dal Ministero dell’Ambiente”.

A tal proposito può essere utile l’incontro programmato per il giorno 9 presso la Prefettura di Salerno, che potrebbe sfociare nella convocazione del Comitato per la sicurezza, “che tanti utile si è dimostrato per il problema degli bovini selvatici nel territorio della Valle del Calore”, dice Luciano. “Infatti ho portato, in rappresentanza del Comune di Aquara, la straordinaria esperienza appena conclusasi con S. E. Il Prefetto, che ha praticamente risolto il problema anche dei danni causati da un numero rilevante di animali vaccini vaganti inselvatichiti, che avevano compromesso la vita di tante aziende agricole del territorio della Valle del Calore”, prosegue.

“Come UNCEM e come Comune di Aquara seguiremo e daremo ogni contributo possibile, affinché il nostro Parco possa uscire dall’emergenza”, conclude.

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