Festeggiamo San Francesco d’Assisi con un’altra testimonianza della sua presenza ad Agropoli

Ernesto Apicella

Oggi 4 ottobre 2019, si festeggia in tutto il mondo San Francesco d’Assisi. Ad Agropoli, nella chiesetta voluta dal Santo nel 1222, si celebrano i sacri riti religiosi in suo onore. In questi giorni, dopo l’informazione ricevuta dalla Direttrice del Museo d’Arte di Nantes, Sophie Lévy, su un altro dipinto di San Francesco d’Assisi e del suo “Miracolo dei pesci”, presente in Francia e precisamente a Besançon, ho subito iniziato la ricerca storico-religiosa, con relativa visione del dipinto.

La Città d’Arte e di Storia di Besançon si trova in Francia ed è posta in un’ansa del fiume Doubs. L’antica cittadella è un capolavoro dell’ingegnere Vauban, infatti è la tipica testimonianza dell’architettura militare del XVII secolo. Oltre alle fortificazioni, la cittadella vanta anche diversi Musei: il Museo di Belle Arti e d’Archeologia; il Museo di Storia Naturale; il Museo Comtois; lo spazio Vauban; il Museo della Resistenza e della Deportazione. Da visitare, inoltre, la Cattedrale di Saint-Jean e il suo splendido orologio astronomico, composto di 30.000 pezzi; le vivacissime Grande-Rue nella Place de la Révolution; Palazzo Granvelle, magnifico edificio rinascimentale, che oggi ospita il Museo del Tempo, dedicato all’orologeria; la casa natale del celebre scrittore Victor Hugo. Ricca di spazi verdi, la città di Besançon seduce gli appassionati di parchi, con il giardino botanico dalle numerose specie di piante, alberi e fiori, e la Promenade Micaud, piacevole parco con una superficie di tre ettari, che si trova sulle sponde del Doubs.

Il “Museo di Belle Arti e d’Archeologia” di Besançon (Musée des Beaux-Arts et d’Archéologie) è il più antico museo di Francia. E’ stato creato nel 1694 grazie alle donazioni dell’Abate Boisot, cultore e collezionista di opere d’arte. Dopo quattro anni di chiusura per lavori di ristrutturazione, il Museo è stato riaperto al pubblico. Singolare è l’architettura, una combinazione di una sala di grano costruita nel diciannovesimo secolo ed una struttura di cemento grezzo come concetto di “museo a crescita illimitata” inventato da Le Corbusier. Entrambe le architetture interagiscono, così come le collezioni di archeologia e le collezioni di belle arti. Il catalogo artistico del Museo comprende un’eccezionale collezione di dipinti, che rappresenta le principali correnti della storia dell’arte occidentale dalla fine del XV al XX secolo. Tra gli artisti presenti troviamo opere di Giovanni Bellini, Lucas Cranach il Vecchio, Agnolo Bronzino e Gustave Courbet. E’ presente una notevole collezione di arte grafica (oltre 6000 disegni), un importante patrimonio archeologico locale, mediterraneo ed egiziano, molte sculture, ceramiche.

Edouard Jerôme Paupion, artista francese nato a Digione il 21 agosto 1854. Per la sua bravura artistica si trasferì a Parigi ed entrò nello studio del pittore Gerome (1874/1881). Nel 1877 debuttò al Salone di Parigi esponendo numerosi ritratti. Paupion viaggiò molto, fermandosi in Italia con il suo amico e compagno scultore Jean Dampt, dove rimase per due anni. Qui dipinse molte scene di vita quotidiana di Venezia: “Water Carrier in Venice” (1883), “Street in Venice”. Ed è probabile che in questo periodo italiano, acquisì la conoscenza del “Miracolo dei pesci” avvenuto ad Agropoli nel 1222. Al suo ritorno, si stabilì a Digione. Era interessato a vari temi: soggetti rurali, religiosi, ritratti e paesaggi. Morì improvvisamente il 13 luglio 1912.

Scheda del dipinto:

Titolo:“Saint François d’Assise prêchant aux poissons”

(San Francesco d’Assisi predica ai pesci);

Autore: Édouard Jérôme Paupion;

Data: 1898;

Genere: Pittura Religiosa.

Il quadro fu acquistato dal Museo ad inizio XX secolo, infatti lo troviamo esposto in questa esclusiva foto, in una vecchia sala del Museo, tra altri dipinti, posizionati l’uno accanto all’altro. La collocazione cosi fitta dei quadri era dovuta alle poche sale di cui godeva il Museo, prima della recente ristrutturazione.

Il dipinto, molto bello, è di formato rettangolare, con cornice nera. L’iconografia è tipica del “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi. In colori tenui e pastello, il Santo, seduto sulla poppa di una barca in legno ormeggiata alla riva, predica ai numerosi pesci che, facendo capolino tra le chiare acque del mare, lo ascoltano. Alle sue spalle, un frate seduto in barca, con stupore, segue attentamente la predica di San Francesco ai pesci. Anche questa missione francescana è compiuta. L’ennesima esclusiva ricerca storico-religiosa si è conclusa una ulteriore conferma della presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli e del suo “Miracolo dei pesci”… che San Francesco d’Assisi sia con tutti noi in questo giorno di festa.

Vi ripropongo tutti i miei articoli dove ho presentato le inedite ed esclusive testimonianze sulla presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli, nonché tutte le fonti storiche fino ad oggi conosciute:

9 marzo 2015

Anno Domini 1219, San Daniele Fasanella incontra San Francesco d’Assisi ad Agropoli. Trovato l’unico dipinto denominato il “Miracolo di S.Francesco ad Agropoli” nel Convento francescano di Belvedere Marittima.

N.B. Questo dipinto grazie allo studio di Carlo Andreoli, realizzato e pubblicato l’1 maggio 2018, è stato riconosciuto, purtroppo, come il “Miracolo delle mele”,compiuto a ROMA da San Francesco d’Assisi;

3 ottobre 2017

Agropoli…il Vecchio ed il Convento di San Francesco.

Un’eccezionale testimonianza del 1914”;

11 febbraio 2018

Agropoli: San Francesco d’Assisi, lo Scoglio e la Croce.

Issiamo sullo Scoglio un Tau di legno di ulivo, il segno Spirituale più caro a San Francesco;

3 ottobre 2018

San Francesco ad Agropoli…l’ultimo Mistero.

Nel Convento “Santa Maria degli Angeli” di Marano (NA), ritrovato un affresco del XVIII secolo realizzato dal pittore Angelo Mozzillo”;

10 ottobre del 2018

Oggi si venera S. Daniele Fasanella da Belvedere.

Storico il suo incontro avvenuto ad Agropoli nel 1219 con San Francesco d’Assisi”;

26 Dicembre 2018

Nel 2019 ad Agropoli, il “Presepe Vivente con San Francesco d’Assisi e San Daniele Fasanella” da un’idea di Ernesto Apicella”;

11 Gennaio 2019

“Qual era il volto di San Francesco quando venne ad Agropoli?”

24 gennaio 2019

Rinvenuta una lettera che certifica la presenza di

San Francesco d’Assisi ad Agropoli nel 1222”;

10 marzo 2019

Sulle tracce di San Francesco d’Assisi ad Agropoli”;

20 marzo 2019

Ritrovato un altro affresco del Miracolo dei pesci di San Francesco d’Assisi. (Un’opera proveniente dalla Chiesa di S. Rocco di Bergamo, realizzata dal pittore milanese Federico Ferrari/io nel 1759);

28 maggio 2019

L’affresco ritrovato…San Francesco, Sant’Antonio ed il “Miracolo dei Pesci”, (Scuola Italo Fiamminga nel XVII secolo);

11 Luglio 2019

Volando a Cracovia sulle tracce del Poverello d’Assisi e del Miracolo dei pesci ad Agropoli”. E’ la storia del ritrovamento di un antico libro in polacco, mai menzionato, che narra della presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli;

25 Luglio 2019

Dal Brasile al confine del vecchio Messico, due artisti naïf interpretano il “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi ad Agropoli.

15 agosto 2019

Dalla Francia, un antico e stupendo dipinto dedicato all’unico “Miracolo dei pesci” di San Francesco d’Assisi, avvenuto ad Agropoli nel 1222

Dipinto esposto nella chiesa di San Maurizio di Mommenheim, catalogato come: “Predicazione ai pesci di San Francesco d’Assisi” di Martin Feuerstein, realizzato nel 1892.

31 agosto 2019

Rinvenuto a Terrassa in Spagna, un importante pannello in ceramica del XVII secolo che rappresenta il “Miracolo dei Pesci” di San Francesco d’Assisi. Il pannello si trova nel chiostro dell’ex Convento di San Francesco d’Assisi. E’ attribuito al maestro Lorenzo Passoles ed è stato realizzato tra il 1671 ed il 1673.

16 settembre 2019

Rinvenuto nel “Museo d’Arte di Nantes” in Francia, un antico dipinto del “Miracolo dei pesci di San Francesco” ad Agropoli. Il dipinto è attribuito a Luc-Olivier Merson ed è stato realizzato nel 1886.

Fonti storiche conosciute:

Padre Rodolfo ( Petrus Rodulphius episcopus ) da Tossignano (Teologo Francescano), “Historiarum Seraphicae Religionis libri tres”, edito a Venezia 1586:

“(…)Locus Agropoli: ibi est scopulus ubi, B.Franciscus praedicabat piscibus (…)”.

“(…)Località di Agropoli: li è lo scoglio dove, S.Francesco predicò ai pesci (…)”;

A.R.P.F. Luca Waddingo (Wadding) Hiberno (Francescano,Storico), “Annales Minorum(Annali Minori). In quibus res omnes trium ordinum a s. Francisco institutorum ponderosius et ex fide asseruntur, et praeclara quaeque monumenta ab obliuione vendicantur”.

8 voll., Sumptibus Claudii Landry, Lugduni 1625-1654: “(…) In Custodia Principatus extruxit locum Agroboli, Mariano Agripoli, postquam ex alto scopulo, populo durae fidei spectante, cofluentibus ad litus piscibus praedicavit(…)”.

“(…)Nella Provincia di Principato ( S.Francesco) costruì un convento ad Agropoli, secondo Mariano (da Firenze) Agripoli, dopo che da un alto scoglio, alla presenza del popolo incredulo, (San Francesco) predicò ai pesci che confluivano in quel lido(…)”;

P.Candido Chalippe Recolletto, Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi” (1728).

Libro quarto: “(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”. A pagina 216:”(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza dei’ loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva(…)”;

Gatta Costantino (Medico e Storico), “Memorie topografiche-Storiche della Provincia di Lucania” Napoli 1732. (Il Gatta attinse le notizie sulla presenza di S.Francesco ad Agropoli dal libro del Marchese Perez Francesco Navarrete Racconto istorico dell’antica, vera ed universale tradizione del sacro Sacco di S.Francesco d’Assisi, e de’ prodigj operati verso de’divoti per virtù del medesimo sacco,che si conserva in Montella, diocesi di Nusco in questo Regno di Napoli da’ rr. pp. Minori Conventuali”, edito nel 1710).

Gatta, Par.III, Cap.IV, pagina 295:

“(…) In essa(Agropoli)il P.S.Francesco d’Assisi vi fondò un Monistero, ed operovvi gran maraviglie spezialmente allora quando mal gradito da quei Paesani, alieni di sentire la parola d’Iddio , egli per tanto si condusse al mare su di uno scoglio, ed ivi predicando accorse una gran moltitudine di Pesci, quasi ascoltarlo vollero; profetizzò indi che quel scoglio, che servito l’aveva da pulpito, benchè col tempo sarebbe mancato molto della sua grandezza, con tutto ciò l’acque non l’avrebbero mai superato. Il vaticinio si è puntualmente avverato; imperocchè consumato le pietre da quel masso da’ fedeli, che le prendono per divozione, avendole sperimentate di miracolatà virtù in guarir le febbri, e nonostante, che tal scoglio stia presentemente quasi al piano dell’acque, per qualsiasi turbazione o fortuna di mare, mai arrivano a coprirlo. (…);

Giuseppe Antonini,(Avvocato e Storico) “La Lucania” Discorsi”. Napoli, 1795. Volume Primo, Parte Seconda, discorso Terzo, pagina 259: “(…) Su d’uno scoglio, mezzo miglio da qui lontano (da Agropoli), è posto un picciolo Monistero di Monaci Francescani, che perché lontano, né affatto vede il fiume, è stimato di buon aria. Dicono, che il luogo fosse stato eletto dallo stesso S. Francesco, e fino ne raccontano un miracolo, che altri potranno nelle Cronache di questa Religione osservare.(…)”;

Matteo MazziottiBaronia del Cilento”, 1904. A pagina 28 narra la vicenda del Santo ad Agropoli, con riferimento ad un inedito di Gian Cola Del Mercato: “Commento agli Statuti del Cilento”;

Nicola Forenza La leggenda di S.Francesco”, Lavello 1926. Cita: C.Gatta e F.Navarrete;

Michele Rinella Il Castello Greco-Bizantino e il Convento Francescano di Agropoli”, Edizioni “La Prora, Milano” 1954. Cita: M.Mazziotti, F.Navarrete, C.Gatta;

Mario Vassalluzzo Castelli, torri e Borghi”, 1969. Pagine 58/59 cita: L.Wadding e M.Rinella;

Piero Cantalupo Acropolis”, 1981. Pagina 43 cita: L.Wadding. Anche se ritiene che la presenza di S.Francesco ad Agropoli sia da collocarsi nell’estate-autunno del 1220, cioè al ritorno dalla missione in Terra Santa;

EbnerChiesa, Baroni e popolo nel Cilento”, 1982. Nel Volume primo a pagina 462/463 cita: L.Wadding, C.Gatta e G.Antonini;

A.Infante S.Francesco d’Assisi ad Agropoli”, Ed.L.U.I. Agropoli 2000. Cita: P.Rodolfo, L.Widding, F.Navarrete e M.Rinella;

G.Palma G.De Feo Maratea S.Francesco ad Agropoli”, Ed.Sirio 2014. Citano: C.Gatta, F.Navarrete, L.Wadding.

Condividi questo articolo
Exit mobile version