Autovelox di Agropoli: dubbi sulla legittimità delle notifiche

Ernesto Rocco
Giuseppe Russo
Avv. Giuseppe Russo - Associazione Noi Consumatori

AGROPOLI. Nuove presunte irregolarità per l’autovelox posto sulla Cilentana, tra Agropoli Nord e Agropoli Sud. A segnalarle l’avvocato Giuseppe Russo, dell’associazione Noi Consumatori. Questa volta a finire sul tavolo della Corte dei Conti le notifiche dei verbali. “In base al dettato normativo vigente, vi è l’obbligo di notificare via PEC il verbale di contravvenzione a tutte le persone fisiche e giuridiche che sono iscritte nei pubblici elenchi alias a tutti coloro che sono titolari di una Posta Elettronica Certificata”, spiega il legale.

Nel caso di Agropoli, in tutti i verbali notificati tramite Posta Elettronica Certificata “sono riportati € 15,00 per spese di notifica laddove, invece, la notifica via PEC non prevede, per sua “connotazione” alcuna spesa di notifica”.

In breve: non essendo espletate le notifiche con le famose “buste verdi” o tramite messo comunale non possono esistere spese di notifica (tenuto conto, altresì, che l’Ente non provvede neppure alla stampa cartacea del verbale essendo il tutto, ovviamente, in formato telematico).

Per questo viene chiesto al Procuratore Regionale della Corte dei Conti di “verificare se sussiste una forma di illecito contabile ossia se le richieste (presenti in tutti verbali notificati via PEC) di pagare somme di denaro pari ad € 15,00 per spese (di notifica) siano richieste dovute, tenuto conto che (per chi scrive) tali spese non possono essere richieste proprio in virtù della tipologia di notifica che non prevede spese di notifica (essendo una notifica “telematica”). Ma non solo: l’esposto è diretto anche al difensore civico al fine di chiarire se le spese di notifica richieste dal Comune di Agropoli possano configurarsi come un “un abuso di potere”.

Nei giorni scorsi l’associazione aveva chiesto anche l’intervento degli ispettori del Mit per verificare la regolarità tecnica dell’autovelox (leggi qui).

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