Novità per i preti: aumenta il loro stipendio

Redazione Infocilento

La Cei ha approvato l’aumento degli stipendi dei preti del 12%, pari a venti euro. Le retribuzioni erano ferme da dieci anni.

«Il Consiglio Permanente – riferisce la nota della Cei – ha determinato un aumento del valore monetario del punto che permette di calcolare la misura della remunerazione spettante ai sacerdoti inseriti nel sistema di sostentamento del clero. Tale valore era fermo dal 2009, quale segno di partecipazione condivisa dal clero italiano alla stretta economica che grava su gran parte della popolazione a causa della crisi; le somme in tal modo risparmiate sono state destinate agli interventi caritativi. L’incremento percentuale ora approvato è pari al 12,61%, per un incremento della remunerazione mensile di 20 euro».

Per il 10% dalle offerte dei fedeli e per il restante, in Italia, dal reddito in caso di insegnamento nelle scuole e, per la gran parte, dall’Istituto centrale per il sostentamento del clero (ICSC), ovvero la Conferenza episcopale italiana (Cei), che ha il compito appunto di gestire gli stipendi di parroci, preti, vescovi, cardinali e di garantire loro il supporto previdenziale e assistenziale.

Ma oggi quanto guadagnano i preti? La remunerazione complessiva di un sacerdote può andare da un minimo di 988,80 ad un massimo di 1.866,36 euro lordi mensili per 12 mensilità. Le offerte per il clero italiano negli ultimi anni sono drammaticamente precipitate. Dal 2005 al 2017 la raccolta si è pressoché dimezzata. Dagli oltre 17 milioni di euro del 2005 (fino ad aprile pontificato di Giovanni Paolo II poi Benedetto XVI) si è crollati ai 9 milioni e 600mila euro di due anni fa, ultimo dato. Un dato su cui i Vescovi italiani (e chi li guida) dovranno necessariamente tenere conto.

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