A 78 anni a piedi fin sulla vetta del Monte Gelbison per raggiungere il Santuario

Redazione Infocilento

“Strada chiusa per il Sacro Monte di Novi Velia. Siete matti? “. La signora Palmira, 78enne di Mormanno, in provincia di Cosenza, pur di raggiungere la chiesa, ha camminato per  10 km insieme a suo figlio e questo dopo aver percorso in auto circa 140 km dalla sua Calabria. A raccontare questa storia è Simone Ridolfi, tra  fondatori della Via Silente, che, salita in bici sul monte Gelbison, ha incontrato l’anziana e intraprendente donna.

“Stamattina ho affrontato dopo tanto tempo la salita in bici al Gelbison, passione e tormento di tanti ciclisti cilentani e non solo. Il mio obiettivo era anche quello di verificare lo sbarramento che da mesi impedisce alle auto di raggiungere il santuario essendo l’ascesa al monte tappa del ciclopercorso della Via Silente. Arrivata in cima, sul piazzale antistante la chiesa, illuminato dalla bellissima luce settembrina, ho trovato solo  4 persone, tra cui una anziana donna. Appena mi ha visto arrivare la signora si è avvicinata chiedendomi informazioni sulla chiusura della strada ma io purtroppo non ho saputo risponderle perché non conosco le reali ragioni di questo disagio. L’anziana donna però non si è arresa e con voce tremante ha iniziato a raccontarmi della sua devozione per quel luogo e per la madonna, dicendomi che ogni anno, da quando ancora bambina suo padre la portò qui, lei sale al monte.  Quest’anno la signora di anni ne ha 78 e oggi, pur di raggiungere la chiesa, ha camminato per  10 km insieme a suo figlio e questo dopo aver percorso in auto circa 140 km da Mormanno, in Calabria, dove abita. Palmira, donna coraggiosa e intraprendente, mi ha chiesto se ero del posto e se avevo un cellulare; alla mia risposta affermativa ha voluto lanciare un messaggio a suo nome e a nome di tutti i devotialla madonna del sacro monte. Nonostante io sia contraria all’asfalto che raggiunge la cima delle montagne, perché credo che nulla sia più sacro della natura stessa,  ho voluto fare un piccolo regalo a Palmira dandole la possibilità di contribuire in qualche modo alla soluzione del problema”.

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