Capaccio come Agropoli, Alfieri punta sul cineteatro

Emilio Malandrino

CAPACCIO PAESTUM. Nel luglio scorso il primo atto deliberativo: il Comune pronto ad acquisire lo stabile che ospita l’ex cinema Myriam per riaprire un cineteatro garantendo un nuovo servizio per la cittadinanza. Una struttura imponente, da sempre rimpianta dai capaccesi, per circa 450 posti a sedere nel cuore della città.

“Il territorio – evidenziarono dal Comune – risulta carente di idonee strutture di aggregazione pubblica e privata in ambito culturale e ricreativo”. Di qui la scelta di acquisire una struttura chiusa da 35 anni e che andrebbe rimessa completamente a nuovo; un modo per sottrarre l’edificio stesso al degrado e riqualificare un’intera area.

Dopo Agropoli, con la città che dopo oltre trent’anni è tornata ad avere un cineteatro, il sindaco Franco Alfieri avvia la stessa operazione a Capaccio Paestum ad un costo per l’Ente limitato rispetto a quello che potrebbe essere. Nel progetto, come avvenuto in altre occasioni proprio durante il sindacato agropolese, entreranno in gioco i privati che concederanno l’immobili in cambio di locali riqualificati e di una compensazione sulle imposte dovute all’Ente.

L’obiettivo del Comune non è soltanto quello di realizzare un teatro ma anche un edificio polivalente con negozi, uffici ed altri locali. L’accordo di massima con i proprietari è già arrivato, si attende ora la periferia che stabilirà il valore dell’immobile e i costi di ristrutturazione.

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