Impianto di rifiuti speciali a Castelnuovo: il Comune si oppone, caso torna al Tar

Redazione Infocilento

Messa a riserva nel territorio del Comune di Castelnuovo Cilento di rifiuti speciali non pericolosi, il Consiglio di Stato si pronuncia sul ricorso presentato da due ditte che si erano viste respinte la richiesta di inizio attività da parte dell’Ente. I giudici amministrativi hanno accolto l’istanza ma “ai soli fini di una sollecita fissazione dell’udienza di merito dinanzi al Tribunale amministrativo regionale”.

In primo grado le due imprese avevano già chiesto l’annullamento del divieto di inizio attività, richiesta respinta dal Tar e contro questa decisione era stato presentato un ulteriore ricorso.

La proposta di messa a riserva di rifiuti nel territorio di Castelnuovo Cilento era stata oggetto di opposizione da parte del Consiglio Comunale che aveva detto no ad un impianto di recupero rifiuti speciali in adiacenza ad un già programmato impianto di compostaggio di rifiuti di origine urbana. La loro presenza, stando alle motivazioni dell’assise, avrebbe determinato “una concentrazione e un sovraccarico di fattori inquinanti”.

Per il Tar la decisione del consiglio comunale risultava sufficientemente motivata e non individuando ulteriori motivi per accogliere il ricorso delle aziende aveva respinto la loro domanda cautelare.

Il Consiglio di Stato, nei giorni scorsi, non ha ritenuto opportuno modificare il provvedimento ma unicamente sollecitare la fissazione dell’udienza di merito. A rappresentare il Comune di Castelnuovo Cilento l’avvocato Gennaro Maione. In primo grado, invece, l’avvocato Vincenza De Luca.

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