Un roseto nell’area archeologica di Paestum

Filippo Di Pasquale

CAPACCIO PAESTUM. Un roseto nell’area archeologica. E’ l’iniziativa che il Comune di Capaccio Paestum vuole intraprendere, in collaborazione con il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel con il quale già è stata avviata una fitta collaborazione. L’obiettivo è chiaro: promuovere e valorizzare la rosa pestana. Per questo sarà individuato un luogo dove realizzare il roseto. La rosa di Paestum è raccontata in diversi testi antichi.

Si racconta di enormi quantità di petali e di roseti che hanno caratterizzato per decenni il panorama dell’antica città. La sua rosa, la damascena bifera, cantata dai poeti, celebrata in presenza e in assenza, fioriva due volte. Due primavere, due nascite, due volte la natura generosa offriva i suoi colori, i suoi odori disegnando il paesaggio, un paesaggio che l’uomo aveva già segnato con la sua mano d’architetto.

La rosa colora ancora oggi la piana pestana e, come un tempo, anticipa la visita dei grandi templi, offrendosi con generosità allo sguardo di quanti nella bella stagione scelgono di riscoprire la storia, di godere insieme di natura e cultura, riconoscendola, ogni sera nel rosso intenso del tramonto sull’antica colonia achea.

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