Camerota, Scarpitta risponde alle polemiche: «Abbiamo troppo lavoro per perderci in sterili discussioni»

Redazione Infocilento

«Ho riflettuto molto prima di decidere se lasciare o meno agli atti di questo Consiglio Comunale un documento di replica alla nota sottoscritta dai consiglieri Francesco Calicchio e José Rafael Saturno, condivisa nei contenuti – per quel che si legge – da Sara Pellegrino, non eletta in Consiglio, ma due anni fa parte integrante del progetto Terradamare. Alla fine ho ritenuto di farlo subito pubblicamente, perché non c’è nulla da nascondere, e ciò al di là degli ulteriori momenti di confronto che, dopo averli sfuggiti per settimane, i consiglieri firmatari mi auguro vogliano avere da adesso in poi».

Inizia così la nota protocollata al Comune di Camerota a firma del sindaco, Mario Salvatore Scarpitta, e dai consiglieri Teresa Esposito, Giovanni Saturno, Vincenza Perazzo, Giusy Cammarano, Manfredo D’Alessandro e Domingo Ciccarino. La nota è stata redatta per rispondere a quella protocollata alle 3.15 di notte dal vicesindaco Francesco Calicchio e dal consigliere Josè Saturno. E’ stata protocollata a meno di 6 ore dal Consiglio Comunale (leggi qui).

Ecco il seguito della nota: Inviare al protocollo alle 3.15 di notte un documento in cui si “giustifica” l’assenza in Consiglio Comunale quale gesto di “democratico dissenso” teso ad evidenziare una situazione di “disagio politico amministrativo”, si rivendicano i risultati ottenuti e si comunica, in ogni caso, un parere favorevole circa gli argomenti posti all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio è un gesto a metà tra il “vorrei, ma non posso” ed il “potrei, ma non voglio”. Mille cose, infatti, potrei dire ai firmatari del documento (e da domani in poi lo farò in tutte le occasioni in cui me ne sarà data possibilità), ma della più importante mi voglio liberare subito. Amministrare Camerata in questo particolare periodo storico non è da persone “normali” e non può essere occupazione di chi vuol dedicarsi a questo nei ritagli di tempo. Camerota ha bisogno di eroi che abbiano il coraggio di assumersi sulla responsabilità e di caricarsi sulle spalle il peso di scelte che, illuminate da buon senso e lungimiranza, pongono le basi per una prospettiva profondamente diversa per questi luoghi. Voi più di altri sapete quanto abbiamo fatto in questi primi due lunghi e faticosi anni. Prima di Natale faremo il bilancio di metà mandato, in cui daremo conto ai cittadini, che sono i veri arbitri, di quanto si è fatto e di quanto si debba ancora fare nel secondo tempo di una partita che – ora come allora – considero entusiasmante ed avvincente. Sono il primo a riconoscermi in privato e nel pubblico dei difetti, ed il mio modo di essere spesso può essere malinteso. Chi mi conosce sa, però, che dietro una presa di posizione dura ed un’affermazione perentoria si nasconde sempre uno stimolo a far meglio, un’incitazione ad aumentare lo sforzo in attesa del risultato da raggiungere. Cari consiglieri, da un lato usate parole di encomio e soddisfazioni per i risultati raggiunti da questo gruppo, dall’altro lo pugnalate alla schiena, aprendo – di fatto – una crisi che abbiamo il dovere di gestire nel più breve tempo possibile adottando le decisioni che sono proprie di chi è poco abituato al “politichese” e che ama la concretezza e le azioni rispetto ai pensieri ed alle strategie. Se questo documento è un alibi per giustificare due o tre settimane di “bagni a mare” per poi parlarne a settembre, consentitemi di dire che sono sbagliati i modi e i tempi. Se, invece, è un modo per giustificare il disimpegno dell’ultimo anno, allora abbiamo tutti da riflettere. Non sì può pensare di rivestire un ruolo pubblico quale quello di consigliere, assessore e/o Vice sindaco facendo prevalere in un caso l’istinto e la rabbia (arrivando anche a deprecabili reazioni all’interno della casa comunale nei confronti di funzionari e dirigenti) o, nell’altro, rimanendo assenti per circa venti riunioni di Giunta Comunale . Non si può pensare di mantenere un ruolo così importante rinunciando ai confronti pubblici e di gruppo e rimanendo chiusi nelle stanze a redigere documenti come questo o a fare chissà cosa. I Cittadini di Camerata che due anni fa vi hanno onorato di consenso e preferenze, cari consiglieri, lo hanno fatto volendo votare, insieme a Voi, un progetto politico, che è Terradamare, un candidato Sindaco ed una squadra che si è presentata per cambiare nel nostro paese un modo di pensare, prima ancora che un modo di agire e di comportarsi. Per due anni avete avuto modo di verificare e toccare con mano di aver sostenuto un Sindaco che va a letto a mezzanotte e si sveglia alle quattro del mattino, che “scende in strada” quando necessario e “firma” provvedimenti anche impopolari se ritiene che garantiscano benessere in prospettiva e salvaguarda no interessi pubblici. Ho stimolato negli ultimi mesi frequentissimi incontri all’interno del gruppo allargato di maggioranza ed in tutti i contesti. Mai – da parte vostra – è venuta fuori una presa di posizione, una critica, un disagio. Anzi ricordo persino il richiamo di nostri elettori ad assumere un comportamento responsabile. Leggere una nota di quattro pagine inviata alle tre di notte del giorno stesso in cui si tiene un importante Consiglio Comunale tradisce quello spirito di trasparenza ed onestà intellettuale che ci ha unito. Fate bene a riflettere, ma è doveroso che lo faccia anche io insieme ai 6 consiglieri di maggioranza che, come me, sono straniti e sorpresi. L’arma migliore di una democrazia, ha scritto qualcuno, è la TRASPARENZA . Da due anni quest’Amministrazione lotta affinché la casa comunale sia un palazzo di vetro. Lo facciamo già da prima che scoppiassero le bombe che hanno travolto e spazzato gran parte della storia politica ed amministrativa di questo Comune. Significa che avevamo visto giusto. Voi con noi e noi con voi. La trasparenza è una scelta, l’invisibilità NO! Decidete se continuare ad essere trasparenti, se rimboccarvi le maniche e continuare a pedalare in scia di questo gruppo che fa l’andatura oppure se farvi da parte e continuare ad essere invisibili, come siete stati nell’ultimo anno. Non esiste una via di mezzo, non c’è mai stata. Perché o si è con questo gruppo o si è contro questa squadra. Decidete in fretta se ripartire di slancio dopo un pit-stop o se fermarvi ad un palo. Abbiamo tante cose da fare, l’unica cosa che manca è il tempo di perderci in inutili e sterili discussioni estive che il popolo non merita e che, in fondo, non meritiamo neppure noi.

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