San Mauro La Bruca si prepara al 50° anniversario “Conservazione delle Sacre Particole”

Letizia Baeumlin

Giovedì 25 luglio a San Mauro la Bruca, dalle ore 16:30, patrocinata dal Comune, è in programma la cerimonia per il 50^ anniversario “Conservazione delle Sacre Particole”. Ad impreziosire l’evento anche la Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania.

La giornata prevede:

  • Cerimonia di intitolazione della piazza al Generale di Brigata dei Carabinieri “Gennaro Niglio” il quale ha dedicato la sua vita ad una carriera ricca e variegata nel “mondo dell’arma” , definito come uno degli uomini più importanti che l’arma abbia avuto nel dopoguerra. Una carriera costellata di soddisfazioni e rischi personali che lo hanno visto “combattere” contro criminalità organizzata, ‘ndrangheta, camorra e mafia, contro truffe alimentari e farmacologiche ed alle eco mafie. (Ercolano 18.10.1949 – Caltanissetta 09.05.2004). Con l’intervento delle autorità civili e militari presenti.
  • Celebrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Ciro Maniero.
  • Cerimonia di intitolazione di una via al “Venerabile Carlo Acutis” stroncato all’età di 15 anni da una leucemia fulminante; dedicò la sua breve vita all’amore per Cristo ed aiutare il prossimo. Dopo 7 anni dalla sua scomparsa nel maggio del 2013 la Santa Sede concede il nulla osta per l’avvio della causa di Beatificazione. Il 5 luglio 2018 Papa Francesco autorizza la promulgazione del decreto che dichiara “Venerabile” Carlo, i cui resti mortali giacciono nel cimitero di Assisi.

Una giornata importante per il Comune di San Mauro La Bruca in ricordo di un evento avvenuto 50 anni prima.

Era la notte del 25 luglio 1969, quando ignoti entrarono nella Chiesa Parrocchiale di San Mauro La Bruca e rubarono, tanti oggetti Sacri, anche la pisside che conteneva le Ostie consacrate, custodito nel Tabernacolo. Appena usciti dalla Chiesa i ladri gettarono le Sante Particole (Ostie), ed il coperchio del Calice che le conteneva, su un muricciolo davanti alla porta laterale.

La mattina seguente, le Ostie profanate furono trovate dalla piccola Gerardina Amato. Il parroco Don Pasquale Allegro, avvertito del ritrovamento, raccolse le Ostie, ricollocandole nel Tabernacolo e avverti il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Biagio D’Agostino, che con decreto del 25 luglio 1970, stabilì che le Ostie profanate fossero conservate in perpetua Adorazione e Riparazione nella Chiesa Parrocchiale; stabilì inoltre che il 25 luglio di ogni anno fosse celebrata una solenne Giornata Eucaristica di riparazione. Donò infine alla Chiesa che Egli aveva elevato alla dignità di Santuario Eucaristico l’ostensorio, per custodirvi le Sacre Ostie profanate, che furono sigillate in esso. Da 50 anni le Sante Ostie sono conservate intatte.

Dall’esperienza di analisi compiute da scienziati e chimici si sa che già dopo sei mesi la farina azzima si rovina gravemente e, nel giro massimo di un paio d’anni, si riduce a poltiglia e poi a polvere. Così non è stato nel caso di San Mauro La Bruca.

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