FOTO | Ascea, lavori in località Scogliera: scatta l’esposto

Redazione Infocilento
Scogliera Ascea

ASCEA. Presunto sperpero di denaro pubblico, ennesima denuncia alla Corte dei Conti per opere realizzate in Cilento. L’ultimo esposto presentato da Paolo Abbate, attivista WWF, riguarda interventi eseguiti da Ascea, in un’area adiacente la Scogliera, sito di importanza comunitaria. In particolare si tratta dei lavori di “Fruibilità Sostenibile (Attività Sportiva e  di Educazione Ambientale” finanziati con PSR Campania 2007/2013 – Asse II Misura 227 azione B (“Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale, Investimenti non produttivi”) ,  con un importo di circa 476mila euro.

“L’inizio dei lavori è indicato per il 29 maggio 2015, mentre la fine dei medesimi per il 27 agosto 2015. Questi dati sono riportati in un tabellone presente ancora a dicembre 2015, ma poi tolto – denuncia Abbate – Nel tabellone si riportano anche i nomi dei responsabili del progetto”.

“A  settembre 2018 – prosegue il socio WWF – i lavori sono ancora presenti nel Sic, anzi un bar abbellito da aiole con gigli di mare risulta in allestimento all’ingresso del percorso:  segnalato alle autorità competenti dove si chiedeva se provvisto delle autorizzazioni previste da normative vigenti. A luglio 2019,  si registrano chiusi gli ingressi al complesso che presentava piattaforme ampie, unite da passerelle, chioschi tutti in legno massiccio,poggiati su palafitte, e sono presenti lavori avanzati di smantellamento dello stesso. Chiuso il bar per ferie : solamente il Sentiero degli innamorati, separato dal complesso, risulta aperto e visitato sporadicamente”.

Insomma i lavori eseguiti in zona per “Attività Sportiva e  di Educazione Ambientale”secondo Abbate sarebbero stati inutili considerato che il luogo è “abbandonato  all’incuria, dove la natura si stata riappropriando dei propri spazi, spuntando dalle piattaforme e passerelle di legno”.

Per questo è stato inviato un esposto alla Procura chiedendo di accertare le responsabilità sia erariali, che di presunti compromissione di un SIC e di reato ambientale del progetto realizzato a Marina di Ascea, in area protetta del Parco.

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