Sala Consilina: degradato il carabiniere “scroccone”

Redazione Infocilento

Tre anni di presunte vessazioni ai danni del titolare di una officina meccanica sono costate ad un appuntato dei Carabinieri, in servizio presso l’Aliquota  Radiomobile della Compagnia di Sala Consilina,  la perdita del grado, l’iscrizione d’ufficio nel ruolo dei militari di truppa dell’Esercito Italiano, senza alcun grado e la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica per concussione aggravata e continuata.

Il provvedimento è stato adottato dal Ministero della Difesa nei confronti del militare che per 3 anni, dal luglio 2014 al luglio 2017, avrebbe tormentato il titolare dell’’officina.
L’appuntato “si sarebbe recato frequentemente – si legge nella sentenza – presso una officina meccanica sita in Sala Consilina, a volte anche in uniforme, ottenendo da questi diverse riparazioni delle vetture in uso a lui ed alla sua compagna, senza corrispondere né il pagamento dei pezzi di ricambio né della manodopera; senza alcun permesso, si appropriava di un numero imprecisato di pacchetti di sigarette che il titolare dell’officina custodiva all’interno di un armadietto.

All’inizio del mese di agosto 2017, il militare si recava in un bar unitamente al proprio nucleo familiare e dopo aver effettuato delle consumazioni, si avviava all’uscita dicendo alla cassiera “paga tutto (nome e cognome del meccanico”, il quale stanco e contrariato rispondeva “Io non pago niente” ed usciva.

A distanza di qualche settimana, il 24 agosto, l’appuntato procedeva ad effettuare un controllo a carico del malcapitato meccanico contestandogli cinque infrazioni al codice della strada facendolo sottoporre ad accertamenti presso l’ospedale tesi ad accertarne la guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti che davano esito negativo.

Una serie di episodi, insomma, che andavano dai lavori a titolo gratuito alle consumazioni al bar, dalla sottrazione di sigarette alle sponsorizzazioni per gare canine, fino a quando non è arrivata la denuncia che ha portato all’avvio di un procedimento con il rischio, ora, di una condanna penale.

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