Capaccio Paestum: primo consiglio comunale dell’era Alfieri

Emilio Malandrino
Franco Alfieri

CAPACCIO PAESTUM. Primo consiglio comunale dell’era Franco Alfieri a Capaccio Paestum. E’ stata un’assise chiamata a votare il proprio presidente e vicepresidente, i membri della giunta, i gruppi consiliari e i capigruppo, le commissioni elettorali e il regolamento per la definizione agevolata dei tributi.

Primo consiglio comunale dell’amministrazione Alfieri. Le sue parole

Prima, però, il sindaco Franco Alfieri ha prestato giuramento e ha espresso il suo pensiero rispetto al quinquennio da poco iniziato.
“Voglio augurare al consiglio comunale buon lavoro e mi auguro che questa assise possa svolgere un lavoro come la città merita, nel rispetto del ruolo assegnato, sapendo che è un ruolo importante e che abbiamo iniziato già con alcuni cambiamenti”, ha esordito. Alfieri, poi, ha auspicata che sulle scelte generali “possa prevalere l’interesse generale, e si possa fare sintesi perché ci sono delle decisioni che devono incrociare la volontà di tutti, che vanno oltre il mandato”.

Infine ha invitato la minoranza a collaborare: “La maggioranza è compatta, c’è un programma di governo forte rispetto al quale nelle prime due giunte abbiamo già approvato scelte importanti – ha detto – Siamo autosufficienti ma ciò non significa che non chiederemo la collaborazione della minoranza”.

Consiglio Comunale: le votazioni

Successivamente si è passati alle votazioni: presidente del consiglio è stato nominato Emanuele Sica; vicepresidente del consiglio comunale Igor Ciliberti. Dopo la presentazione della giunta la parola è passata ai consiglieri comunali: Francesco Longo, Italo Voza ed Enzo Sica per la minoranza, Stefania Nobili per la maggioranza.

Quest’ultima – compagna dell’imprenditore Roberto Squecco – è stata nominata capogruppo dell’unico gruppo di maggioranza “Concretezza e stabilità”.

Prima della conclusione dell’assise è stata approvata la definizione agevolata delle ingiunzioni tributarie. A relazionare l’assessore al bilancio Fabio Scariati. Luongo ha auspicato massima attenzione alla riscossione delle entrate. Alfieri, nel replicare, ha sottolineato la volontà di procedere ad un cambio di passo rispetto al passato.

“La definizione agevolata è una scelta che ci ha concesso lo Stato e che noi abbiamo voluto concedere ai contribuenti, abbiamo dato questa possibilità consapevoli che ci sono i furbi ma che a volte c’è anche l’impossibilità di pagare. Ci sono 44 milioni da recuperare e non solo dalla classe imprenditoriale ma anche dalle famiglie”.

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