Roccadaspide: infermiere accusa infiltrazioni d’acqua in ospedale, è polemica

Katiuscia Stio

ROCCADASPIDE. Un infermiere “accusa” infiltrazioni di acqua nel soffitto del Pronto Soccorso e si fa fotografare in divisa e con una bacinella affinché “non si formino pozzanghere nei corridoi”.

Il sindaco Gabriele Iuliano replica “una scena, quella dell’infermiere, indegna e indecorosa, per evitare che una goccia di condensa che fuoriusciva dal condizionatore, nelle more dell’intervento del personale tecnico deputato a risolvere l’inconveniente, cadesse per terra sul pavimento del corridoio”.

Michele Cataneo, infermiere, nei giorni scorsi aveva messo in atto una vera e propria provocazione al fine di raccogliere dei fondi per porre l’attenzione sul “problema infiltrazioni”.

“Si tratta, è inutile dirlo, ancora una volta di una rappresentazione falsa e mistificatoria, indegna e chiaramente strumentale, dal momento che il pronto soccorso dell’ospedale di Roccadaspide rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello, non solo della organizzazione ospedaliera della provincia di Salerno, ma della stessa Azienda Sanitaria Locale di Salerno, che ha investito importanti e significative risorse per realizzarlo- scrive il sindaco Iuliano in una missiva indirizzata agli enti preposti- La goccia di condensa che fuoriusciva dal condizionatore lungi dal costituire un problema di cattiva manutenzione e/o funzionamento, è stata piuttosto la conseguenza di una manovra sbagliata, eseguita verosimilmente dallo stesso personale operante, finalizzata a regolare la temperatura in modo diverso dallo standard, per cui a seguito degli sbalzi prodottisi si è determinato un ristagno di acqua di condensa. Nulla di più! Oltretutto un problema immediatamente riparato e risolto dal personale tecnico, prontamente intervenuto.
(…) Il signor Cattaneo Michele non è nuovo a vicende di questo genere, tutte tendenti e finalizzate, in maniera strumentale, a fornire una rappresentazione negativa del P.O. di Roccadaspide, dove egli lavora da tempo. Ritengo tuttavia assolutamente inaccettabile e ingiustificata l’immagine negativa che questo dipendente sistematicamente cerca di dare di una struttura sanitaria che costituisce, invece, un vero e proprio modello di riferimento, attraverso una mistificazione di fatti e circostanze assolutamente non veritiere, oltretutto operata mediante una inqualificabile e di indegna sceneggiata, che lo vede con la divisa da infermiere disteso per terra nel pieno del suo servizio”. Iuliano chiede che
venga attivata con immediatezza una indagine interna da parte dei vari Responsabili, ed attivati tutti i procedimenti e provvedimenti di ogni ordine, genere, specie e grado, conseguenti a “tali indegni comportamenti e per l’orrenda scena che il dipendente ha voluto spontaneamente e scientemente divulgare, offrendo così un’immagine negativa non solo della struttura ospedaliera dove egli lavora, della condizione degli infermieri (che potrebbe pensarsi anziché lavorare fanno sceneggiate) e soprattutto dell’Azienda Sanitaria di Salerno, che non può e non deve assolutamente consentire simili messinscena. Poiché il soggetto in questione – come detto – è noto all’ambiente, proprio per queste sue squallide performance, Vi chiedo di voler attivare, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, ogni iniziativa utile e necessaria perché simili episodi, anche alla luce dei precedenti, non abbiano più a ripetersi, ma anche di meglio comprendere e regolare il ruolo, le mansioni e le funzioni di questo dipendente all’interno della struttura sanitaria in questione, tutelando così l’immagine dell’Azienda Sanitaria, del P.O. di Roccadaspide e di tutto il personale, medico e paramedico, che invece con sacrificio e dedizione, giornalmente, si dedica all’espletamento delle proprie funzioni, con assoluta diligenza e riconosciuta professionalità.” Ad un giorno dalla missive del primo cittadino, interviene il segretario territoriale della Fisi Usae, Rolando Scotillo che reputa eccessiva la richiesta del sindaco Iuliano nei confronti di Cataneo, il quale ha solo tentato di attirare l’attenzione sulla problematica segnalata.

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