Casal Velino: domenica seconda edizione del “Rock On”

Christian Vitale

Domenica prossima, 23 giugno, ad Acquavella, frazione di Casal Velino, si terrà, a partire dalle ore 20.00 presso la piazza “Largo Don Samuele De Bellis”, la seconda edizione di “Rock On”, evento musicale promosso dall’Associazione “I Love Acquavella”. Il tutto nasce nell’intento di sensibilizzare, la gente, sul tema della salute mentale e delle difficoltà varie, carenze, emarginazioni, e discriminazioni, a cui sono sottoposte le persone che soffrono di questa disabilità.
Di fatti nella mattinata di domenica, alle ore 11.00, presso la Struttura Polifunzionale, ubicata al bivio di Acquavella, si terrà un dibattito, denominato “La musica cambia e trasforma” , che metterà sotto la lente di ingrandimento questo particolare argomento, con l’obiettivo di creare una rete per condividere dei percorsi riabilitativi e favorire l’inserimento socio culturale.

Nella conferenza, moderata dalla dottoressa Lisa Lisanti, interverranno, Graziano Leone, presidente di “I Love Acquavella”, Silvia Pisapia, sindaco di Casal Velino, i medici Venanzio Venanzi, Adriano Iannone, Antonio Siciliano, Aniello De Martino, Angelo Righetti, Monia Monzo e l’educatore Riccardo Biagi. Poi l’attenzione si sposterà sul palco dove Antonello Volpe e Valeria De Angelis, presentatori del festival canoro, annunceranno i vari ospiti che si esibiranno, tra gli altri voce a: Walter Valletta, Ireset, Giuseppe Chitarrista Stanco, Villani Brother’s ed Espo Mc Fly, Je So Pazzo, Ostia Lido Open Band, Tipi Strani e Michele Mainardi.
Questo progetto è nato in scia al “Rock’n Foll”, manifestazione che per cinque anni si è tenuta con successo a Salerno all’Arena del Mare.


Abbiamo raggiunto lo psichiatra Nello Di Martino, promotore dell’evento in quel di Salerno e della sinergia con il “Rock On” di Acquavella, per capire meglio lo spirito e l’importanza dell’evento:
Le motivazioni che mi spinsero a creare il “Rock’n Foll”  era quello di cercare di fare della musica con i pazienti. Nel senso di tirare fuori  le loro emozioni, quindi coinvolgerli in prima persona sia nella stesura del testo. che per la composizione della musica.
I pezzi che stiamo promuovendo
-continua Di Martino-, sono stati scritti interamente dai pazienti, quindi non è una musica-terapia. cioè ascolto della musica passiva,  ma una musica dove poter iniziare a scrivere, a seconda delle proprie esperienze, brani nella loro totalità.
Da quel momento –
spiega lo psichiatra- è nata la sinergia con Acquavella, che sposava i nostri ideali, ovvero utilizzare allo stesso modo la musica, come sfogo, in pratica, della vita vissuta e come un piccolo diario dove poter raccontare. per i pazienti, le proprie esperienze e le proprie idee”.

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