Bernardi: “Capaccio Paestum ha bisogno di vera identità”

Redazione Infocilento

“Oggi più di ieri Capaccio Paestum ha bisogno di una vera identità.
L’identità non può crearla chi non conosce il territorio o chi su questo territorio ci viene calato”. A dirlo Antonio Bernardi, già candidato sindaco con il Movimento 5 Stelle nella città dei templi. La sua riflessione segue l’esito del risultato elettorale che ha visto la vittoria di Franco Alfieri. “A Capaccio Paestum ci sono tantissimi giovani, e non parlo solo dei 18enni, ma specialmente coloro che in età avanzata dentro sentono ancora lo spirito giovane e la voglia di difendere il proprio territorio – spiega – Si difendere.. perché quando si parla di politica non si deve far riferimento al gioco della dama o alla scopa, in politica bisogna avere gli attributi di scrivere, progettare, sudare e fare”.

“Il mio non vuole essere un attacco al neo sindaco, perché eletto con i consensi del popolo e quindi in piena democrazia, il voto va rispettato – spiega Bernardi – Ma qui esistono giovani e meno giovani che sotto i propri piedi hanno sentito ogni granello di sabbia del nostro litorale, ogni pietra di via Italia, ogni sassolino del capoluogo oppure si sono immersi con gli stivali nella terra bagnata della nostra piana coltivata.
Per me, conoscere il territorio significa innanzitutto scoprirlo giorno dopo giorno, trovare la fattibilità di progetti a breve, medio e lungo termine, solo così Capaccio Paestum avrà quella vera identità che merita”.

“Ci sono giovani che in questo momento leggeranno questo mio scritto con il sudore e il sole sulla fronte mentre lavorano presso le attività balnearie oppure chi sotto il freddo dell’aria condizionata lavora in ufficio, il mio appello va a tutti coloro che dentro il proprio cuore, mentre camminano con la propria auto per via della Repubblica, vogliono sentire il bello di una città che a breve potrà liberarsi e ripartire, solo grazie ai giovani – prosegue – Il brutto degli errori non è farli, ma reiterarli, e il nostro comune per anni ormai ha continuato a fare l’errore di fidarsi dei soliti”.

“I giovani di questo comune non hanno mai detto noi siamo più bravi, noi sappiamo fare le cose, provano ogni volta a far uscire quel grido che viene ostacolato da una politica meschina e molte volte neanche figlia della democrazia – conclude Bernardi – Noi giovani vogliamo adesso urlare al nostro comune, Capaccio Paestum noi ci siamo e mai più di oggi ci riprenderemo tutto quello che è di Capaccio Paestum, la libertà”.

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