Torre Orsaia: opere in area Parco tra degrado e abbandono, c’è l’esposto

Redazione Infocilento

“Nel Basso Cilento, comprese le aree protette, esistono da tempo indeterminato opere costose ed inutili , realizzate con fondi europei, che per mancanza di manutenzione , sorveglianza e interesse di coloro che le hanno volute vengono abbandonate al degrado e al vandalismo. E’ pertanto in preparazione un dossier diretto alla Procura della Corte dei Conti regionale che intende denunciare il danno erariale nonché quello ambientale di queste numerose opere realizzate con soldi pubblici”.

A dirlo Paolo Abbate, attivista ambiente e socio del WWF Campania che dopo il MUN e il così detto Bosco Incantato sul monte Cocuzzo nel comune di Tortorella, ha indirizzato alla Procura suddetta un rapporto con foto di altra opera realizzata nel 2006 dalla Comunità Montana per conto del comune di Torre Orsaia, rimasta inutilizzata e abbandonata al degrado.

L’esposto riguarda il progetto, denominato “Interventi di riqualificazione e di recupero ambientale lungo l’asta fluviale del Fiume Bussento”, che presenta nella relazione tecnica un motivo molto ambizioso e necessario, tanto è vero che “offrirà una valorizzazione dell’economia locale per le nuove opportunità date ai piccoli comuni del Cilento e Vallo di Diano, che vivono il problema dello spopolamento ….”.  Dalla relazione tecnica integrativa (2004) si ricava inoltre che il progetto prevede la realizzazione di un sistema di servizi e di spazi pubblici al fine “ di destinare le emergenze naturalistiche dei luoghi ad una fruizione ecocompatibile sul modello dei grandi parchi ambientali”.

Questo “Parco” che ricade per una piccola parte marginale nella perimetrazione del PNCVD eA (zona 1) consta  di  4 gazebo su basamento di cemento,  in legno e ferro, con copertura di tegole di terracotta, di un sentiero pedonale e ciclabile di qualche centinaio di metri con ringhiera di legno e inoltre cestini porta rifiuti sempre in legno, ricoperti ormai dalla vegetazione spontanea;  nonchè  abbandonati alla  presenza di rifiuti, al degrado e  atti di vandalismo.

I”l degrado dell’opera fu segnalata già il 30 0ttobre 2014 alla Procura di Vallo Lucania e al presidente della Comunità montana Bussento – Lambro – Mingardo, ricorda Abbate.

Il costo  dell’iniziativa risulta di circa 326.506 euro: soldi finanziati dalla Regione Campania, nell’ambito del Patto Territoriale “Bussento – Vallo di Diano”.

 

La richiesta è chiara: verificare gli eventuali danni erariale e ambientale.

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