Agropoli, mancano ambulanze: è emergenza

Carmela Santi

“Cittadini del Cilento allertatevi”. È il grido di allarme che arriva da Agropoli in merito alla situazione sanitaria. Dalla chiusura dell’ospedale cittadino al ridimensionamento del numero di ambulanze dopo il cas Squecco. È tutto contenuto in un manifesto che da Agropoli a firma di un gruppo di cittadini ed operatori sanitari vuole risvegliare l’attenzione dei cilentani sulla qualità dell’assistenza sanitaria.

“Ci viene raccontato – si legge – che vengono effettuati interventi di potenziamento della rete sanitaria nel Cilento. Per l’ospedale ci risulta che da quando è stato riattivato, il Psaut funziona sempre allo stesso modo. Probabilmente chi ci informa o non sa cosa c’è nell’ospedale o non vuole far sapere la realtà: i pazienti che arrivano sono solo di passaggio per poi essere dirottati presso altri presidi”.

Il manifesto continua “I vertici dell’Asl e del comune, ringraziano associazioni, medici e rianimatori che contribuiranno alla copertura dei turni nelle varie postazioni estive. Ma ci prendono per i fondelli? Sappiamo per certo che le 10 postazioni estive (che ormai da anni vengono attivate), sono composte solo da autista-soccorritore e infermiere. Ci chiediamo quindi: questi medici e rianimatori che turni devono coprire?”. Il manifesto arriva quindi alla situazione attuale delle ambulanze.

“Fino a meno di una settimana fa, la provincia di Salerno era provvista di cinque ambulanze di tipo rianimative, con a bordo personale qualificato cui anestesita rianimatore, infermiere e autista, un vero e proprio ospedale viaggiante, ubicate a Salerno, Licinella, Agropoli, Vallo e Polla. Si sono ridotte a tre per la soppressione di due rianimative a Licinella e Agropoli. Per ovviare, l’Asl non ha ritenuto opportuno sostituire le due ambulanze soppresse (proprio in vista dell’estate) ma ha pensato bene di spostare la rianimativa di Salerno ad Agropoli, lasciando scoperto Salerno città e paesi limitrofi. Un po’ come essere al supermercato ma l’offerto è al contrario, paghi cinque e porti a casa tre”

E questo sarebbe il potenziamento? Si chiedono i cittadini di Agropoli. L’unica rianimativa ubicata ad Agropoli ma appartenente a Licinella, deve coprire da Eboli ai paesi dell’alto Cilento con numeri dalle 200 alle 300 mila persone. In aggiunta sono state soppresse tre ambulanze adibite a trasporto interno ospedaliero: Vallo, Agropoli e Roccadaspide, due delle quali reintegrate in qualche modo. Per tanto le ambulanze medicalizzate e non, possono essere attivate per trasporti ordinari ospedalieri sottraendole alla rete di emergenza territoriale. “Non facciamoci abbindolare – conclude il manifesto – da dichiarazioni di comodo per non far conoscere la realtà grave ed insostenibile”.

Questo il testo integrale del manifesto:

CITTADINI DEL CILENTO ALLERTATEVI!
In merito alla situazione sanitaria che stiamo vivendo in questo momento, ci viene raccontato che vengono effettuati interventi di potenziamento della rete sanitaria nel Cilento. In passato non sono mai stati comunicati a mezzo stampa, per l’avvio della stagione estiva ( come si è verificato questa estate), che venissero potenziati ospedale e territorio. Per l’ospedale ci risulta che da quando è stato riattivato, il P.S. (Psaut)funziona sempre allo stesso modo. Probabilmente chi ci informa o non sa cosa c’è nell’ospedale o non vuole far sapere la realtà: i pazienti che arrivano sono solo di passaggio per poi essere dirottati presso altri presidi!
Per quanto riguarda il territorio, i vertici dell’ASL e del comune, attraverso comunicati stampa <<Ringraziano associazioni, medici e rianimatori che contribuiranno alla copertura dei turni nelle varie postazioni estive>> 
MA CI PRENDONO PER I FONDELLI??
Sappiamo per certo che le 10 postazioni estive (che ormai da anni vengono attivate), sono composte solo da autista-soccorritore e infermiere. Ci chiediamo quindi: questi medici e rianimatori che turni devono coprire?.
Arriviamo alla situazione attuale delle ambulanze, fino a meno di una settimana fa, la provincia di Salerno era provvista di 5 ambulanze di tipo CMR (rianimative, con a bordo personale qualificato cui Anestesita rianimatore, infermiere e autista, un vero e proprio ospedale viaggiante), ubicate in: Salerno, Licinella, Agropoli, Vallo Della Lucania e Polla. Si sono ridotte a 3 per la soppressione di due CMR di Licinella e Agropoli. Per ovviare alla grave emergenza territoriale, l’ASL non ha ritenuto opportuno sostituire le due ambulanze soppresse (proprio in vista dell’estate) ma ha pensato bene di spostare la CMR di Salerno ad Agropoli, lasciando scoperto Salerno città e paesi limitrofi. Un po’ come essere al supermercato ma l’offerta al contrario, paghi 5 e ne porti a casa 3!! E QUESTO SAREBBE IL POTENZIAMENTO? Per tanto, l’unica CMR ubicata nella nella postazione di Agropoli ma appartenente a Licinella, deve coprire tutto il territorio che va da Eboli fino ad arrivare ai paesi dell’alto Cilento (parliamo di numeri come 200.000/300.000 persone). Chiediamoci se è possibile fare assistenza sanitaria efficace ed efficiente vista la lontananza dei presidi ospedalieri dalla postazione di Agropoli. In aggiunta sono state soppresse 3 ambulanze adibite a trasporto interno ospedaliero: Vallo della Lucania, Agropoli e Roccadaspide, due delle quali reintegrate IN QUALCHE MODO. Per tanto le ambulanze medicalizzate e non, possono essere attivate per trasporti ordinari ospedalieri sottraendole alla rete di emergenza territoriale. 
Riflettiamo, non facciamoci abbindolare da ciò che viene detto, sono solo dichiarazioni di comodo per non far conoscere la realtà grave ed insostenibile alla cittadinanza. 

F.to: i cittadini del Cilento a conoscenza dei fatti, sicuri di ciò che stanno divulgando. Se così non fosse, i vertici ci DIMOSTRINO il contrario!

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