Agropoli, degrado a Trentova: Legambiente scrive al Comune

Costabile Pio Russomando

Nonostante la segnalazione di Legambiente Agropoli della settimana scorsa le autovetture continuano a parcheggiare sul sentiero che parte dai campi di tennis di Trentova e arriva fino a zona Pastena, in barba ai divieti di sosta posti all’ingresso. Una situazione denunciata nuovamente al Comune da parte di Legambiente.

Degrado a Trentova, la lettera di Legambiente

In una nota indirizzata a palazzo di città, il presidente del circolo Stella Maris, Mario Salsano, ricorda che “la pavimentazione del sentiero è stata completata alcuni mesi fa con una spesa rilevante per la pubblica amministrazione per cui a maggior ragione ci dovrebbe essere una vigilanza ed un contrasto efficace. Invece, evidentemente sicuri dell’impunità, le autovetture ed i moto cross scorrazzano tranquillamente sul sentiero procurando danni e sovente lasciando rifiuti. Inoltre, anche nello specchio di mare antistante il Saùco o Vallone tra Agropoli e S. Maria di Castellabate le imbarcazioni a motore si ancorano a 30/50 metri dalla spiaggetta del Saùco, non rispettando l’ordinanza della Capitaneria di porto che prevede le zone di mare riservate alla balneazione fino a 100 metri dalle coste alte o a picco sul mare, con divieto di navigare, ancorare o sostare da parte delle imbarcazioni a motore”.

Degrado a Trentova: serve più vigilanza

Da Legambiente chiedono quindi maggiore attenzione e più controlli per l’area: “Sappiamo dell’infaticabile ed encomiabile lavoro che svolge la Capitaneria di porto di Agropoli per vigilare sul lunghissimo tratto di costa cilentano, ma è opportuno che una vigilanza frequente si svolga anche in zona Saùco perché soprattutto nel periodo dei fine settimana ci sono molti bagnanti che arrivano dal sentiero di Trentova e sono quasi impossibilitati ad effettuare un bagno in sicurezza perché si trovano le imbarcazioni a motore a poche decine di metri dalla battigia”.

Di qui l’appello alle autorità “ad attuare le opportune iniziative atte a debellare i predetti comportamenti illeciti”.

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