Magliano Vetere: per rischio incendi il sindaco ordina il taglio dell’erba

Angela Bonora
Panorama di Magliano Vetere

Il sindaco di Magliano Vetere, Carmine D’Alessandro, per la stagione estiva ordina il taglio dell’erba a tutti i proprietari terrieri.

In particolare ordina di:

  • provvedere alla pulizia per una fascia non inferiore a 50 m. da ogni residuo vegetale o da qualsiasi materiale che possa favorire l’innesco di incendi e la propagazione del fuoco;
  • mantenere le siepi in modo da non danneggiare le strade e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il limite stradale e che nascondono la segnaletica e che ne compromettono comunque la leggibilità della distanza e dell’angolazione necessaria;
  • mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade, sia a valle che a monte delle medesime, in stato tale da impedire frane o cedimenti al corpo stradale, lo scoscendimento del terreno, l’ingombro delle pertinenze e della sede stradale in modo da prevenire la caduta di massi o di altro materiale sulla strada;
  • gli aventi diritto alla conduzione di acqua nei fossi delle strade, di provvedere alla conservazione del fosso e, in difetto a corrispondere all’Ente proprietario della strada le spese necessarie per la manutenzione del fosso e per la riparazione degli eventuali danni non causati da terzi;
  • di porre in essere tutte le misure di carattere tecnico idonee ad impedire l’afflusso delle acque sulla sede stradale e ogni conseguente danno al corpo stradale e alle fasce di pertinenza;
  • nel perimetro urbano pulizia dei terreni e orti non coltivati e prospicienti alle vie pubbliche.

Lo scopo è quello di prevenire situazioni favorevoli per l‘innesco di incendi e di propagazione del fuoco.

L’abbandono e l’incuria da parte dei proprietari di taluni appezzamenti di terreno siti nel territorio comunale, per la presenza di rovi, erbacce e arbusti, possono creare problemi di igiene, di salute pubblica e di rischio per la propagazione di incendi con conseguente grave pregiudizio per l’incolumità delle persone e dei beni. Inoltre lo stato di abbandono rende i terreni stessi un ambiente favorevole al proliferarsi di ratti, serpi e insetti.

Ogni violazione sarà contravvenzionata a norma di legge.

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