Vallo della Lucania, M5S accusa: 20 anni di cemento

Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. “Negli ultimi venti anni il volume edilizio nella nostra cittadina è almeno raddoppiato, se non triplicato. Parallelamente il numero degli abitanti è però rimasto costante (per la precisione diminuito) e, nonostante ciò, si continua a costruire allegramente senza alcuna pianificazione”. E’ la constatazione che fa Pietro Miraldi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

Questo sviluppo è giudicato tutt’altro che positivo e le conseguenze sarebbero molteplici, secondo Miraldi.

“Abbiamo intasato la variante, bene comune di Novi, Cannalonga, Moio e tutti gli altri comuni che gravitano intorno a Vallo e i cui abitanti sono costretti in coda per tornare a casa o per andare al lavoro! Un danno extracomunale dunque. Oggi, inoltre, sarà approvato in commissione edilizia l’ennesimo progetto ad uso abitativo- commerciale. Ciò avverrà “in uno degli ultimi polmoni verdi della Città, in pieno centro, vicino allo storico Palazzo Mainenti”.

Miraldi esprime su tutto ciò una serie di perplessità:

“Noi ci chiediamo: a chi serve tutto ciò?
Oltre ai danni, che sono tanti, questo cemento porterà benefici ai Vallesi?
Chi paga per non aver pianificato nulla?
Chi paga per aver costruito una città per 25 mila abitanti mentre siamo rimasti 8 mila (frazioni incluse)? Chi paga per la crisi del mercato immobiliare Vallese, dovuto principalmente alla vastissima offerta a fronte di una minima domanda?”

Di qui la proposta: “Vogliamo che a Vallo non si costruisca più finché ci sono case vuote”.

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