Scempio nel Parco, scogliera deturpata

Carmela Santi

Grave scempio nella costiera di Gambafiola nel comune di Pisciotta. I carabinieri della locale stazione, dopo una segnalazione hanno provveduto a sequestrare l’intera zona e, adesso, è tutto nelle mani della Procura di Vallo della Lucania. A denunciare il caso Sante D’Auria proprietario di una abitazione nelle vicinanze.

Nella frazione Caprioli, in località San Carlo, alle spalle di un agriturismo, la scogliera è stata coperta di terra e sassi tale da ricavarne un terrazzamento di notevole dimensione, fino a giungere a pochi metri dalla battigia.

L’intera zona come testimonierebbero le foto scattate da D’Aurua è stata stravolta, diventata un cantiere continuo di movimento terra, con una pala meccanica sempre in funzione, con costruzione di muri, livellamenti, terrazzamenti, sbalzi, e strade che si inerpicano fino alla sommità, con massi enormi che affiorano dallo scavo e poi ridotti in frantumi e versati negli scogli.
Dove c’era una bellissima scogliera bianca, visibile persino dal promontorio di Palinuro, chiamata dai residenti, Marinella o Marinedda o scogliera di Gambafiola, adesso è un ammasso di terriccio, dove lavora la benna, con sversamenti sempre più alti, di una zona appartenente al demanio marittimo.

“L’autore o gli autori dello scempio – si legge nell’esposto – avrebbero operato nella assoluta illegalità, in dispregio delle più elementari norme della convivenza civile, arrecando un danno all’ambiente di gravità inaudita, rovinando quella zona, quella scogliera protetta gelosamente da generazioni”. Il signor D’Auria autore dell’esposto consegnato ai Carabinieri di Pisciotta ribadisce “La località Gambafiola e, in particolare, quella scogliera, non sarà da me abbandonata, seguendo tutte le fasi dell’andamento giudiziario, fino al completo ripristino dei luoghi, ed è bene anche toglierselo dalla testa che io possa cedere neanche di un millimetro a questa mia finalità”.

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