Due cilentani protagonisti all’ambasciata del Congo

Katiuscia Stio

Due cilentani hanno cantato e animato la Festa della Repubblica, del 2 giugno scorso, all’Ambasciata italiana in Congo. Si tratta dei 30enni Gianfranco Bruno di Laurino e Giuseppe Di Pasca di Bellosguardo. I due artisti cilentani, che si sono esibiti davanti ministri, alte cariche dello Stato, cardinali e Istituzioni militari, hanno ottenuto grandi consensi e applausi.

Gianfranco fa l’animatore di villaggi, attualmente lavora con Alessandro Borghese ai suoi programmi e altri in prima serata sulle reti Rai. Ha conosciuto a Zanzibar villaggio de ” i grandi viaggi” l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio che è stato rapito dalla sua simpatia e travolgente energia. Da allora è nata una amicizia che ha portato i due amici cilentani ad esibirsi lo scorso 2 giugno in Ambasciata.

Giuseppe ha cantato l‘Inno nazionale catturando l’emozione dei presenti, la sua voce ha incantato tutti mentre la direzione artistica è stata curata da Gianfranco, presenti anche altri artisti. La serata si è conclusa con animazione, intrattenimento e balli di gruppo.

«Sono stati giorni intensi, di grande lavoro ma altrettanta soddisfazione» hanno detto all’unisono i due artisti cilentani. « Merita una menzione d’onore il grande lavoro che sta portando avanti l’ambasciatore italiano in Congo, il dott. Attanasio è amato da tutti come sua moglie, Zakia Seddiy, presidente dell’Associazione MamaSofia, nata nel 2017 a Kinshasa».

Mama Sofia nasce per volontà della sua presidente che preso coscienza dei gravi e urgenti problemi sociali che affliggono il Congo ha deciso di impegnarsi in prima persona per cercare di portare sollievo alla popolazione pi in difficoltà. Si tratta di una associazione benefica di volontari italiani ed internazionali che ha come obiettivo migliorare la vita delle donne e dei bambini in difficoltà nella Repubblica Democratica del Congo. «C’è una grande umanità, e positività. Tanta voglia di realizzare e darsi da fare. Adoperarsi per il settore sanitario, educazione e accesso all’acqua, a principale beneficio dei più piccoli. Sì, è vero, ci siamo divertiti, abbiamo fatto una esperienza bellissima ma siamo tornati con una grande ricchezza interiore. Il Congo, seppur per pochi giorni, ci ha fatto sentire capaci di offrire tanto in campo artistico e prendere moltissimo in umanità. La vicinanza all’associazione Mama Sofia ci ha arricchiti lo spirito».

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