Calcio e scommesse, tanti scandali nonostante la stretta regolamentazione

Redazione Infocilento

Il governo italiano ha da sempre introdotto molte misure legislative per contrastare le frodi in ambito sportivo ma, nonostante la grande attenzione posta sul problema, gli scandali non sono mancati e hanno segnato molte stagione dei campionati di calcio della nostra penisola.

Sono state molte infatti i processi e le indagini che hanno coinvolto società, giocatori ed addetti ai lavori collegando il calcio e le scommesse sportive. Questo anche perché il calcio in Italia è lo sport che genera i maggiori introiti per il mondo del betting, settore in continua crescita nel nostro paese.

Dopo i primi scandali degli anni ‘80, il governo adottò misure ancora più stringenti ma senza successo come facile vedere dallo scandalo calcistico scoppiato nel 2015.

La maggior parte delle scommesse sportive avvengono alla luce del sole e sono perfettamente legali, controllate e un ottimo modo per rendere ancora più avvincente la domenica calcistica ma esiste ancora oggi un mondo nascosto di scommesse illegali che viene sfruttato dalla malavita per aumentare i propri guadagni. Queste scommesse sono una grossa minaccia per la salute dei campionati italiani nonché per la credibilità dello sport sia a livello italiano che internazionale.

Infatti, gli scandali non colpiscono solamente l’Italia ma spesso finiscono per estendersi a tutta l’Europa e a volta a raggiungere un livello globale. Non sono la Serie A e B vengono colpite dagli scandali ma questi si estendono a tutte le categorie minori del calcio italiano poiché proprio in queste è più semplice truccare i risultati delle partite senza attirare l’attenzione delle forze dell’ordine.

Il Totonero.

Il primo grande scandalo sulle calcioscommesse avviene negli anni ‘80 e viene chiamato Totonero, nome derivato dal famoso gioco del Totocalcio.  La stagione calcistica 1979/80 viene sconvolta dalla scoperta di molte partite truccate che vedono la penalizzazione e anche retrocessione di alcune squadre, l’arresto e squalifica di numerosi calciatori e sanzioni pecuniarie per molte società. Lo scandalo obbligo anche l’allora presidente UEFA Artemio Franchi a consegnare le proprie dimissioni. 

Lo scandalo di Calciopoli.

Il secondo famoso scandalo del calcio italiano arriva nel 2006 e viene conosciuto con il nome di Calciopoli. L’indagine stabilì che le società avevano stabilito rapporti con i designatori arbitrali per poter scegliere chi avrebbe gestito quale partita e avere un metodo efficace per truccare i risultati grazie alle decisioni favorevoli dell’arbitro scelto. A far scaturire l’inchiesta furono alcune intercettazioni telefoniche tra gli indagati che misero in allerta gli investigatori. Tra i nomi più importanti troviamo Luciano Moggi, Claudio Lotito, i fratelli Della Valle e gli arbitri Pairetto e Bergamo. 

La sentenza finale vide revocare alla Juventus gli scudetti vinti negli ultimi due anni nonché la sua retrocessione in Serie B.

Calcioscommesse, con la speranza di aver vissuto l’ultimo scandalo.

Non passarono nemmeno 6 anni prima dell’inizio di nuovo scandalo che prese il nome di Calcioscommesse o Scommessopoli. A seguito di un’indagine della procura di Cremona, nome in codice Last Bet, furono molti i calciatori e gli addetti ai lavori accusati di associazione a delinquere, frode sportiva e truffa. Anche questa volta le partite truccate partivano dalla Serie A ed arrivavano fino ai campionati minori. 

Furono oltre 25 i calciatori squalificato con un totale di 18 società calcistiche coinvolte nello scandalo.

Il governo ha in programma per il 2019 molte nuove manovre legislative per evitare che scandali simili si ripetano, dal blocco dei betting sponsor e delle pubblicità, a cambiamenti per il mondo delle scommesse sportive online.

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