San Mauro Cilento omaggia Antonio Guariglia: contribuì alla liberazione di Treviso

Redazione Infocilento

SAN MAURO CILENTO. Domani, domenica 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, la comunità di San Mauro Cilento omaggerà Antonio Guariglia, artigliere e partigiano, con lo scoprimento di una tartga in sua memoria. Un evento importante per ricordare un personaggio entrato nella storia del comune cilentano e dell’Italia intera, avendo partecipato alla liberazione di Treviso.

Nato a San Mauro Cilento l’11 maggio 1921, contadino, quinta elementare, è chiamato alle armi il 10 gennaio 1941. Il 21 aprile 1941 e inquadrato nel 1° Reggimento Artiglieria in Casale Monferrato: dal 13 dicembre 1942 opera nel 14° Reggimento Artiglieria (Treviso). L’8 settembre 1943, sbandatosi in seguito all’armistizio e sottrattosi alla cattura tedesca, non fugge ma rimane nel trevigiano (Casale sul Sile) entrando in clandestinità con altri commilitoni. E’ considerato in servizio dal 9.9.1943 al 29.4.1945. Nella brigata Negrin, battaglione Mirando, il 29 aprile 1945 partecipa alla liberazione di Treviso. Già nei giorni 27-28 aprile qualche pattuglia era riuscita a penetrare in città ma l’ordine di attacco al capoluogo è dato alle ore 18 del giorno 28 aprile, e cioè non appena le brigate comunicano di aver provveduto alla definitiva occupazione di tutto il territorio circostante. Le fasi di avvicinamento dai tre settori operativi, svoltesi su sei direttrici di marcia. hanno inizio durante la notte del 29. I nazi-fascisti, sebbene ben armati, non riescono a frenare lo slancio delle formazioni patriottiche che penetrano in città ed eliminano ogni resistenza, impedendo al nemico la realizzazione dei previsti piani di distruzione delle opere d’arte e degli obiettivi di carattere militare ed industriale. Al mattino l’occupazione dell’intero capoluogo può ritenersi ultimata e formazioni partigiane vengono dislocate lungo le mura periferiche col compito di sorvegliare i varchi delle stesse che i nazi-fascisti non erano riusciti a distruggere, sebbene minati in precedenza. L’occupazione di tali posizioni consente di controllare le strade per Belluno, Udine e Trieste e quelle provenienti da Venezia-Padova 3 Vicenza. Nel frattempo, tramite staffetta, il Comando alleato viene avvertito dell’avvenuta liberazione della città.

Antonio Guariglia rientrerà a San Mauro Cilento il 15 maggio 1945. In questi 20 mesi Antonio, sempre a rischio della vita, ha patito privazioni indicibili e sofferenze atroci. Per le infermità contratte nelle operazioni belliche e di Resistenza, a seguito di visita di controllo della commissione medica militare di Napoli, è dichiarato invalido di guerra.

La cerimonia è in programma a partire dalle ore 11 con la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale. Al termine la cerimonia a Casal Sottano.

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