Strade fantasma: Alfieri risponde agli attacchi di Dario Vassallo

Paola Desiderio

“Ci sono state le Regionali del 2015 e non l’hanno candidato, e mi ha fatto la guerra contro.La Fondazione Vassallo contro Alfieri. Si è costituito parte civile contro Franco Alfieri nel processo Strade fantasma, ma io non sono stato mai indagato in quel processo. Le Politiche erano un’altra grande occasione per essere candidato, ma ben 500 amministratori locali hanno sottoscritto la mia candidatura e io con grande generosità, perchè sapete che il Partito Democratico non lo voleva votare nessuno, mi sono candidato alla Camera dei deputati e ho avuto la percentuale più alta dell’Italia meridionale. E se ci fosse stato un po’ di riconoscenza in più per le cose fatte nel mio territorio, forse le cose sarebbero andate anche meglio”.

Franco Alfieri ha colto l’occasione del comizio in Piazza Santini a Capaccio Scalo, la frazione più grande della Città dei Templi, per fare chiarezza sugli attacchi che gli sono stati lanciati da Dario Vassallo dopo la presentazione della candidatura alle Comunali. La Fondazione Vassallo, di cui Dario Vassallo è presidente, ha invitato gli elettori di Capaccio Paestum a non votare Alfieri perchè, pur essendo all’epoca assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Salerno, avrebbe ignorato le ripetute segnalazioni dell’ex sindaco di Pollica Angelo Vassallo sulle vicende che poi hanno portato all’indagine da cui è scaturito il processo Strade Fantasma.

“Ma forse era destino che fossi qua. – ha proseguito Alfieri – Perchè io sono più utile sul territorio. Allora dico a Dario Vassallo: io mi auguro che si faccia luce sulla verità, ma tu non sei Sergio Mattarella! E non posso essere massacrato dalla Fondazione Vassallo ogni qual volta per me c’è l’occasione d’impegnarmi in politica. Io non c’entro niente con quella storia. Dario Vassallo prima di pretendere una candidatura alla Camera dei deputati tentasse una candidatura a Pollica e vediamo se viene eletto, perchè sicuramente il sindaco non glielo faranno fare. Di questo ho parlato adesso e non ne parlerò più”.

Mentre Alfieri parlava a Capaccio Scalo, gli altri due candidati, Italo Voza ed Enzo Sica, prima l’uno, poi l’altro, erano a loro volta impegnati in un’altra importante piazza: quella del Capoluogo. Prima è toccato a Voza che al Capoluogo ha tenuto l’ultimo incontro nell’ambito del ciclo d’incontri partecipati con i cittadini delle frazioni dal titolo “Tu che ne pensi?”, mentre ieri sera a Santa Venere hanno preso il via i comizi della sua coalizione dal titolo “Italo con i cittadini”.

“Ora è tempo di rincontrarci per dire ciò che realizzeremo, tutti insieme, per la nostra Capaccio Paestum, anche dopo aver recepito le aspettative e i preziosi suggerimenti dei cittadini” ha spiegato Voza. Poi al capoluogo la parola è passata a Enzo Sica, preceduto dagli interventi dei candidati al consiglio e in particolare da una lettera di Pasquale Marino, letta dal figlio Michele. L’ex sindaco, candidato con Sica, sarebbe dovuto intervenire, ma non ha potuto trovandosi in ospedale per un problema di salute, ma ha fatto sapere che presto riprenderà la campagna elettorale.

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