Alcuni consigli per la gestione delle spese aziendali

Redazione Infocilento
Tasse
business woman

Per affrontare le problematiche aziendali e riuscire a risolverle, è necessario prima di tutto avere bene in mente gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Occorre poi formulare un piano di azione, sia generale sia specifico, per ognuno di essi, nel breve, medio e lungo termine. Nello stesso tempo è utile anche pensare a eventuali azioni correttive se, in corso d’opera, dovessimo accorgerci che le azioni decise non producono risultati in linea con le nostre previsioni. Le attività da pianificare e da controllare sono molteplici e dipendono dallo specifico settore lavorativo dove operiamo, ma qualunque sia il nostro business, ogni imprenditore sa che deve obbligatoriamente prestare attenzione a una di esse in particolare: la gestione delle spese aziendali. Il monitoraggio dei costi è un passaggio imprescindibile e necessario, se vogliamo migliorare i margini di profitto e sviluppare l’impresa: solo dedicando del tempo a quest’attività potremo renderci conto in modo preciso della situazione economica in cui versiamo, individuare quelle fonti che sono causa di spreco e operare i giusti cambiamenti.

A questo proposito è molto utile in primis considerare un orizzonte temporale (in termini di giorni, mesi, anni) entro il quale identificare in modo accurato tutte le spese sostenute per la nostra attività, per poi individuare quelle aree dove è possibile risparmiare o addirittura eliminare alcune spese: a volte i nostri comportamenti sono dettati dall’abitudine e reiteriamo le stesse azioni in modo automatico, senza accorgerci che ciò che facciamo non solo non è utile, ma anche dannoso. Il capitolato generale che riguarda le spese, per una migliore analisi, andrebbe suddiviso tenendo in considerazione almeno due voci: i costi fissi e i costi variabili. I costi fissi, detti anche costi di struttura, sono quelle spese che non producono profitto, per esempio asset aziendali come immobili, affitti, terreni, e riguardano anche il personale (p.es.stipendi, auto aziendale, carburante, etc) i costi variabili invece si riferiscono a servizi (energia elettrica, acqua, telefono, pubblicità, sito web, cibi, bevande, etc). Una volta effettuata questa classificazione, la nostra attenzione dovrà essere puntata in modo specifico verso quelle attività dove è possibile intervenire per limitare o abbattere gli sprechi; potremmo magari accorgerci che avremmo  ampie possibilità di risparmio cercando fornitori più economici per il materiale che utilizziamo per le lavorazioni; oppure, analizzando i costi di produzione,  scopriremmo quelle aree produttive dove è possibile utilizzare parti standard, contenendo quindi, o addirittura eliminando, le personalizzazioni.

Sicuramente, per ottimizzare i profitti, tenere sotto controllo le spese e allo stesso tempo operare significativi miglioramenti nell’efficienza dei flussi di lavoro, è molto importante considerare l’utilizzo di mezzi elettronici: la trasformazione digitale non è più solo una possibilità ma una necessità, se vogliamo essere competitivi, in una realtà lavorativa che si muove sempre più velocemente. Dotarsi di sistemi informatici per amministrare i dati utili all’esecuzione dei processi aziendali è cosa ormai diventata prioritaria, che apporta notevoli vantaggi e grandi miglioramenti all’organizzazione. Per esempio, l’utilizzo di carta di credito per il pagamento dei rifornimenti di  gasolio, benzina, GPL o metano, vale a dire la carta carburante, è un mezzo elettronico molto utile a privati, liberi professionisti e aziende per gestire le spese che riguardano il carburante, anche in relazione alla legge di bilancio del 2018 che obbliga -dal 1° gennaio 2019-la fatturazione elettronica, anche per l’acquisto di carburanti per autotrazione. Chi ha da gestire un parco macchine, assegnando la carta carburante ai dipendenti, introdurrà, nell’economia aziendale, un’innovazione dai notevoli vantaggi. Un primo aspetto riguarda il miglioramento dell’efficienza amministrativa e dell’utilizzo del tempo: ottimizzando i processi che riguardano i flussi di cassa, è possibile contabilizzare i costi in modo più accurato e veloce, risparmiando quindi parte del tempo di lavoro delle risorse umane, che potranno essere utilizzate per altre attività.

Alcune carte, oltre a gestire gli acquisti del carburante, offrono anche diversi servizi aggiuntivi, fra i quali, per esempio, la possibilità di controllare le trasferte e le note spese degli autisti, anche per mezzo dell’integrazione con software gestionali: questo è di grande vantaggio per gli amministratori perché permette di avere con un clic il completo riscontro di ogni spesa effettuata. E’ possibile anche stipulare contratti per carte personalizzabili: in questo caso l’utilizzatore avrà a disposizione molti elementi in più per orientare le sue scelte di viaggio in funzione sia di risparmio di spesa che di efficienza. Infatti, queste carte permettono di ottimizzare i tragitti lavorativi in base al prezzo del carburante dei singoli distributori, in funzione dell’area geografica e anche della singola tratta da percorrere. Lo scenario attuale riguardo all’offerta di carte carburante è molto diversificato  e, per la nostra scelta, è bene valutare le diverse proposte per indirizzare la nostra attenzione quelle che soddisfano le nostre esigenze, tenendo conto che, le migliori carte per rifornimenti, oltre alle caratteristiche che ci interessano, sono semplici da utilizzare e facili da attivare.

Condividi questo articolo
Exit mobile version