Agropoli, minacce al sindaco: non ci fu il metodo mafioso

Redazione Infocilento
Tribunale

La Corte di Cassazione ha escluso che i rom di Agropoli abbiano agito con il metodo mafioso. Pertanto il GIP di Salerno, su istanza dei legali, ha scarcerato Vito Marotta detto Dumbone classe 1992.

L’uomo era finito in carcere a novembre dello scorso anno nell’ambito di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia, che coinvolse 25 persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, furti, utilizzo indebito di carte di credito e riciclaggio immediato degli illeciti proventi ma anche di minacce aggravate dal metodo mafioso anche ai danni del sindaco Adamo Coppola e dei carabinieri.

A presentare l’istanza gli avvocati  Antonio Mondelli e Pierluigi Spadafora. Venuta meno l’aggravante del metodo mafioso. Marotta, ha potuto lasciare il carcere ma è stato condotto ai domiciliari per scontare un’altra pena.

L’operazione dei carabinieri denominata Il Farò, coinvolse complessivamente 25 persone, 11 finite in carcere, 7 ai domiciliari, altre 7 sottoposti agli obblighi di dimora o di dimora e firma. Per alcuni di questi, poi, le misure cautelari sono venute meno.

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