Stipendi arretrati ai forestali: dalla Comunità Alento-Montestella parte un appello

Katiuscia Stio

LAUREANA CILENTO. I dipendenti delle Comunità Montane continuano a vivere il dramma dei ritardi nei pagamenti. La vicenda coinvolge i circa 4000 dipendenti dei vari Enti della Campania.

Giuseppe Della Greca, delegato di Sessa Cilento nella Comunità Montana Alento Monte – Stella, rivolge il suo appello alle istituzioni regionali e nazionali affinché la vicenda arrivi a risoluzione: “bisogna dare una risposta concreta a questi lavoratori, donne e uomini che lavorano dunque, hanno diritto allo stipendio a fine mese, se la soluzione è l’istituzione di un fondo permanente dedicato alla forestazione all’interno del bilancio Regionale lo si preveda una volte per tutte in modo da risolvere definitivamente la questione”, dice La Greca.

Sul caso è intervenuto Vincenzo Luciano, presidente dell’Uncem Campania che prova a tranquillizzare gli operai del settore forestale. «Da pochi giorni sono arrivati un po’ di risorse che hanno permesso il pagamento di un paio di mensilità. Si stanno sbloccando 92 milioni di euro per saldare il 2018 e riallineare il 2019. La situazione dovrebbe normalizzarsi, tutti lo auguriamo. Se la Regione mettesse un po’ di risorse ordinarie di bilancio per soddisfare i nuovi compiti della forestazione, sarebbe auspicabile ed è una nostra vecchia battaglia.- sottolinea il presidente dell’Uncem Campania Vincenzo Luciano- Soprattutto più risorse per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi. 5 milioni di euro alle 20 CC. MM. della nostra Regione sono del tutto insufficienti. Abbiamo pochi uomini e mezzi. Siamo preoccupati, sopratutto in aree come quella del nostro Parco nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Con la presenza dei tanti turisti, un’area di grande pregio e valenza ambientale, patrimonio mondiale dell’umanità».

Quindi conclude: «Abbiamo bisogno in aree come queste, di piani d’interventi specifici, come abbiamo ribadito nei vari ultimi incontri con la Protezione civile regionale. Potenziamento degli operai forestali, dei DOS, dei mezzi, delle sale radio, e di ogni possibile azione tesa a coinvolgere il volontariato delle protezioni civili locali».

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