Capaccio Paestum: l’appello della fondazione Vassallo: non votate Alfieri

Emilio Malandrino

La campagna elettorale di Franco Alfieri, candidato sindaco di Capaccio Paestum, è iniziata. L’ex primo cittadino di Torchiara e Agropoli è pronto all’ennesima avventura politica. Come spesso è accaduto, però, Alfieri dovrà affrontare non soltanto le critiche dei suoi avversari politici ma anche di chi si appiglia ad alcune vicende discutibili della sua carriera politica per attaccarlo.

E’ il caso della vicenda “fritture di pesce”, la famosa definizione di Vincenzo De Luca che ormai si porta dietro come un macigno, ma anche di alcuni procedimenti giudiziari che lo hanno visto coinvolto e sui quali continua ad accedere i riflettori la Fondazione Vassallo che mantiene vivo il ricordo del sindaco pescatore Angelo Vassallo.

Il fratello dell’ex sindaco di Pollica è chiaro: “Non votate chi non ha visto, non ha sentito e non ha parlato delle denunce fatte dal sindaco pescatore”. Il riferimento è alle lettere che Vassallo scrisse prima di morire a Franco Alfieri, allora assessore ai lavori pubblici della Provincia di Salerno in merito alla strada fantasma Celso – Casal Velino. La stessa fu anche oggetto di indagini che portarono all’avvio di due procedimenti penali. Alfieri ne uscì fuori grazie alla prescrizioni.

“Tra i pochi, pochissimi, forse gli unici, a costituirsi Parte Civile fu la Fondazione Angelo Vassallo – ricorda Dario Vassallo – È certo che non si costituì Parte Civile il Partito Democratico Campano”. “Noi non dimentichiamo nulla, perché se lo facessimo diventeremmo complici”, conclude il fratello del sindaco pescatore, di qui l’appello al “Non voto” verso Franco Alfieri.

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