Dopo Pasquetta e il week end il Cilento si scopre invaso dai rifiuti

Costabile Pio Russomando

Dopo il lungo ponte festivo, che per alcuni si chiuderà soltanto il prossimo primo maggio, il Cilento è chiamato non solo a fare i bilanci legati alle presenze sul territorio ma anche dei danni ambientali. Già a margine della Pasquetta gli incivili protagonisti della tradizionale gita fuori porta, avevano “dimenticato” di ripulire le aree naturalistiche utilizzate per il pic nic; dopo quest’ultimo week end, la situazione non è certo migliore.

Sentieri, zone verdi e boschi, sono state invase dai rifiuti. Le prime segnalazioni erano giunte dal Monte Gelbison, dove qualcuno aveva pensato bene di lasciare in aree attrezzate plastica, vetro e residui di cibo. E’ toccato ai volontari intervenire per la pulizia dei luoghi.

Non è andata meglio nell’area di Tresino, tra Agropoli e Castellabate. Qui la situazione era addirittura peggiore: rifiuti d’ogni genere ammassati a margine dei sentieri. “Continuo a non capire….che cosa vi costa riportarvi a casa la spazzatura? Vi ricordo che all’andata pesava, mentre al ritorno era molto più leggera”, dice Danilo Palmieri, escursionista. “Finché respiro, questi territori saranno nel possibile puliti, ma che cosa succederà quando quei pochi che ci tengono a questo territorio, contribuendo volontariamente e periodicamente alla pulizia”, prosegue, chiudendo con un interrogativo: “Si stuferanno di tutto ciò?”.

Non è andata meglio a Sapri dove oggi, in località Pali, sulla spiaggia, erano stati abbandonati sacchi dell’immondizia e spazzatura.
Oltre ai rifiuti gli incivili hanno provocato anche altri danni: il molte aree per accendere il fuoco e fare un po’ di brace, sono stati distrutte insegne e staccionate.

Ancora una volta, quindi, il Cilento è stato chiamato a fare la conta dei danni.

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