Polemiche sul compostaggio, Gregorio: impianto di Laurino diverso da Castelnuovo

Katiuscia Stio

LAURINO. «C’è una netta differenza tra il sito di compostaggio individuato dalla Regione che sorgerà a Castelnuovo Cilento e quello nato a Laurino tempo fa per lo smaltimento dei reflui oleari», specifica il sindaco di Laurino, Romano Gregorio, a seguito delle polemiche innescate, da alcuni cittadini sui social, a proposito dei siti di compostaggio in area Parco.

Impianto di compostaggio, Gregorio chiarisce le differenze tra Laurino e Castelnuovo Cilento

«Purtroppo si fanno polemiche senza avere contezza delle cose. A Laurino ci sono tre siti diversi tra loro e che nulla hanno a che fare con quanto verrà realizzato a Castelnuovo Cilento- spiega il sindaco- Tempo fa, nel 2008, venne realizzato il Centro sperimentale di compostaggio, a Laurino, Il progetto, denominato Tirsav Plus, ha portato alla realizzazione di un impianto aerobico in grado di produrre 12mila tonnellate di compost all’anno, utilizzando i reflui oleari prodotti dai frantoi, che sono presenti in abbondanza nel territorio del Parco».

Gregorio aggiunge: «L’impianto, finanziato in parte con fondi comunitari del programma Life Ambiente 2000, è stato realizzato anche in base alle indicazioni fornite da Arpac nel corso della progettazione. Dopo questa fase sperimentale, ora stiamo stilando il bando di gara per affidare la gestione dello stesso».

Non solo compostaggio: nuovi impianti a biomassa

«In una zona poco distante dal sito di compostaggio per i reflui oleari, il comune ha dato in gestione dei terreni dove verrà realizzato una centrale a biomassa che produrrà 400kw termici e 200 elettrici – prosegue il sindaco di Laurino Che non è andato ancora in funzione in quanto stiamo aspettando il decreto, l’incentivo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Poi, il nostro comune ha ottenuto un finanziamento di 500mila euro, per la realizzazione di un “Impianto a Biomassa a servizio degli immobili dell’Istituto Omnicomprensivo di Laurino” che servirà a realizzare un impianto di riscaldamento, che andrà a sostituire l’impianto a gasolio, per l’istituto scolastico ed il teatro. Verrà alimentato con gli scarti del sottobosco e permetterà di ridurre le fonti inquinanti».

«Il nostro obiettivo è utilizzare energia pulita. L’ impianto oltre a riscaldare produrrà anche energia elettrica. 40kw termici e 20 elettrici, energia elettrica che il Comune userà per le proprie utenze – conclude Romano Gregorio – Sono tre cose diverse tra loro e assolutamente differenti da quello di Castelnuovo».

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