Le meraviglie “sonore” del Cilento, oggetto della tesi di laurea di Giovanni Michelangelo D’Urso

Nello Amato

Il suono del Cilento tra natura e cultura è il titolo di un lavoro prestigioso, la tesi triennale di Giovanni Michelangelo D’Urso, giovane cilentano di 24 anni originario di Gioi Cilento, il meraviglioso paese dei campanili, laureatosi un po’ di tempo fa in Musica elettronica presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ove sta continuando il suo percorso magistrale. Terra dei miti, terra di leggende, terra di grandi bellezze paesaggistiche… e non solo…

La grande bellezza del Cilento si evince anche da ciò che non possiamo toccare con mano: dai suoni. Esiste un paesaggio connesso alla flora e alla fauna che produce suoni, sommersi dai rumori artificiali che provocano stress, monotonia e uccidono la naturalezza dell’ambiente. Il Cilento è particolarmente variegato a livello topologico, di conseguenza la ricchezza di suoni che il territorio racchiude è di immenso valore e soprattutto sconosciuta a noi tutti perché tendiamo a darla per scontata, ad ignorarla senza esserne consapevoli, eppure ne siamo avvinti e influenzati più di quanto crediamo.

Nell’introduzione al lavoro di ricerca, per il quale il giovane ha dovuto svegliarsi ogni mattina per registrare suoni in vari punti strategici: mare, montagna e collina, scrive: “Il lavoro di tesi che mi appresto a svolgere è un tributo alla mia terra che, come spesso accade, si apprezza e si conosce, paradossalmente, quando ci se ne allontana. Dopo essermi spostato dal Cilento per i miei studi, ho avvertito la necessità di conoscere meglio le mie radici credendo fortemente che questa ricerca potesse farmi migliorare come artista e come uomo”. E continua: “Con la mia ricerca cerco di mettere al centro il suono per riscoprire le bellezze del paesaggio. Documentare un patrimonio di suoni che non riusciamo più ad apprezzare per capire chi siamo e dove stiamo andando, l’ascolto profondo messo al servizio della collettività può risvegliare le menti”.

Attraverso vari riferimenti a canti antichi del Cilento e strumenti desueti della civiltà contadina, come il mangano e la tofa, la ricerca di Michelangelo, come è conosciuto dagli amici, si apre a un ventaglio di approfondimenti e intersezioni con altri ambiti scientifici. Il giovane ha anche realizzato un cortometraggio che ha vinto un importante concorso d’arte a Salerno ed è visibile al seguente link https://www.studiololaps.com/audiovisual-archive.html

Vi invito a conoscere e seguire Giovanni Michelangelo D’Urso su Facebook e altri mezzi social.

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