Giovanni Bardascino, ecco chi è il giovane talento cilentano del motocross

Chiara Esposito

Questo fine settimana sarà impegnato nel campionato regionale di motocross 2019 che prenderà il via ad Acerra (NA) per poi concludersi, dopo ben 8 prove, il 21 ottobre a Circello, nel beneventano. Giovanni Bardascino ha solo 17 anni ma ha già ampiamente dimostrato di avere la stoffa del campione.

La sua passione per le moto è il frutto di un amore condiviso fin da piccino con tutta la sua famiglia. All’età di 9 anni la sua prima moto, una PIT BIKE, un regalo di suo zio. Si potrebbe raccontare di un vero e proprio amore a prima vista. È da quel giorno, infatti, che Giovanni non ha mai più abbandonato le due ruote. A credere in lui fin da subito sono i suoi genitori. È suo padre che ben presto lo affida al team MotoRevolution Cerone Suspension, con il quale ha esordito, e che tutt’oggi lo accompagna nel lungo percorso di crescita professionale nonché personale. Al suo fianco, anche il MotoClub SS18 del quale Giovanni è un fedele tesserato. Nel 2014, a 13 anni, ha corso nel campionato regionale “categoria 85 senior” piazzandosi in terza posizione. La sua grinta e la sua tenacia l’hanno visto disputare tante altre competizioni, anche fuori regione, portando a casa a volte trofei, altre brutti infortuni, come quello del 2017 che gli è costato la rottura dei legamenti del ginocchio.

“Il sacrificio in questo sport è una costante fissa – dice Bardascino – gli allenamenti sono duri, ci vuole testa, corpo e costanza. Lo sa bene il mio amico Paolo che mi supporta e sopporta. E per allenamento non intendo solo quello in moto. Sono seguito infatti da un preparatore fisico Francesco Tomasco dell’Asd Magnum, con il quale mi alleno buona parte della settimana, quando non sono in sella, ovviamente”. Insomma il motocross ha dato a Giovanni tante belle soddisfazioni, ma tante altre privazioni che per un giovane diciassettenne non sono poco. Ciò nonostante non si è mai perso d’animo e, giunto al suo sesto anno nel mondo delle corse, è pronto a scendere in pista. Quando gli si chiede cosa si aspetta da questa nuova sfida, risponde:” Il mio meccanico – sospensionista Francesco Cerone, mi ha insegnato che dalle gare non puoi mai aspettarti niente, può accadere di tutto, specie in questo sport. L’unica cosa da fare è partire sempre ben motivati e con un unico obiettivo, vincere!”.

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