Agropoli, Elvira Serra torna a parlare: Cacciato vicesindaco legittimato dalla gnete

Redazione Infocilento

AGROPOLI. Elvira Serra torna a parlare dopo la revoca delle deleghe da parte del primo cittadino Adamo Coppola (leggi qui). L’ex vicesindaco si rivolge anche alle istituzioni nazionali e lancia accuse all’amministrazione comunale. Serra parla di “Un vicesindaco legittimato dal voto di tanti cittadini che viene cacciato”, definendo quanto accaduto un “reato grave alla democrazia”. Il riferimento è alla delibera con la quale il Comune di Agropoili si schierava al fianco dell’ospedale di Vallo della Lucania contro la modifica della rete cardiologica disposta dall’Asl. Una delibera approvata all’unanimità ma che Elvira Serra dice di non aver mai condiviso. Di qui la richiesta di modifica dell’errore (cosa di fatto mai avvenuta) che ha sancito la sua estromissione dalla giunta.

Elvira Serra si rivolge ai vertici dei principali partiti nazionali: “Chiedo al segretario del Pd Zingaretti e ai probiviri del partito perché non si chiedono come mai in una città come questa si perdono pezzi importanti di persone perbene; al vicepremier Salvini che parla di giustizia, perché non viene a verificare come mai si chiude la bocca ad un libero cittadino”. Poi a Luigi Di Maio: “Tu che fai le battaglie per il caporalato politico dove sei?”. “Io aspetto le persone perbene, quelle che hanno avuto danni alla salute, quelli che hanno perso un loro caro, perché la salute è un diritto non è un reato”, prosegue.

Poi in riferimento alle sue battaglie per l’ospedale dice: “Se per voi questo è il reato più grave che io ho potuto fare alla democrazia e questo ha fatto perdere fiducia in me al mio sindaco, lui lo deve spiegare alla gente”, ha concluso.

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