Castelnuovo Cilento, cittadini manifestano contro impianto di compostaggio

Redazione Infocilento

Nel comune di Castelnuovo Cilento ieri si è  tenuto un incontro con i cittadini avente ad oggetto la realizzazione di un impianto di compostaggio di 30mila tonnellate. Il confronto chiesto da mesi da parte della popolazione ha visto come relatori il sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida, il professore di ingegneria sanitaria e ambientale Vincenzo Belgiorno, il presidente del consorzio dei compostatori Alberto Confalonieri e il vice presidente della giunta della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.

Previsto ma assente Michele Bonomo della segreteria nazionale di Legambiente. Assenti, ma perché non coinvolti, anche tecnici della zona che, secondo alcuni cittadini, avrebbero potuto dare un parere specifico su questo impianto.

La popolazione dei comuni di Castelnuovo Cilento, Salento e Casal Velino è scesa in strada con striscioni, fischietti e mascherine per dimostrare la propria contrarietà al progetto già approvato.
“Purtroppo dopo i lunghissimi interventi dei relatori non è stato possibile nessun confronto – accusano gli oppositori – le persone scese in strada preoccupate sono tornate a casa con la stessa preoccupazione e nessuna risposta in più”. “L’unica notizia venuta fuori da questo incontro è che il comune di Castelnuovo Cilento è stato l’unico in tutto il Cilento a candidarsi per ospitare questo impianto di compostaggio”, proseguono.

Il comitato cittadino No impianto di compostaggio dunque ribadisce che “la realizzazione di sito che si occuperà dei rifiuti urbani di 100 comuni pari per estensione a Castelnuovo Cilento sarebbe una ferita enorme per il territorio e continua a chiedere un confronto aperto e sereno con l’amministrazione comunale”.

“Crediamo che sia giusto, oltre che doveroso, che un comune da sempre schierato, a sua detta, in difesa della legalità e dell’ambiente informi nel modo più competente ed esaustivo possibile i suoi cittadini delle decisioni che intende prendere e che riguardano tutti”, concludono dal comitato.


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