Fondi per i musei campani: beffati quelli di Cilento e Diano

Filippo Di Pasquale
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La Regione Campania ha approvato le graduatorie per l’assegnazione dei contributi a istituzioni museali di enti locali e di interesse locale. L’avviso pubblico per l’accesso ai contributi risale all’ottobre scorso. I fondi dovevano essere assegnati ad attività e servizi finalizzati allo sviluppo e valorizzazione dei musei e delle Raccolte.

Fondi per i musei: gli idonei

Idonei il Museo della Bussola di Amalfi, il Museo Irpino e il Museo Civico di Maddaloni; fondi, inoltre, vanno ai Comuni di Caserta, Ravello e Capodrise (solo parzialmente), ai musei Correale di Terranova a Sorrento, Emblema di Terzigno, a quelli napoletani del Tesoro di San Gennaro a Napoli e il Cantastorie, a quello del Pio Monte della Misericordia, all’Archivio storico del San Carlo e delle Arti Sanitarie e della Storia della Medicina. Infine fondi alla Mediateur Scarl di Cava, alla Coop Ideas di Benevento e all’ICP Storia della resistenza di Napoli.

I musei di Cilento e Vallo di Diano

Idonei ma non finanziabili per esaurimento di fondi il museo Joe Petrosino di Padula, l’antiquarium di Roccagloriosa, il museo Insteia di Polla. Escluso dai fondi il museo della Diocesi di Teggiano in quanto l’istanza è stata presentata oltre i termini previsti. Nessun Ente del comprensorio ammesso nella graduatoria relativa ai soggetti di Interesse Locale;

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