Giungano: dolore e commozione per l’ultimo saluto a Franco Palumbo

Redazione Infocilento

Giungano si è fermata per dare l’addio a Franco Palumbo, sindaco del centro collinare per circa 15 anni. Questa mattina le esequie. Le salma ha ricevuto l’ultimo saluto di tantissime persone presso il municipio, dove era stata allestita la camera ardente. Il funerale sarebbe dovuto iniziare alle 10.30 ma la tanta gente presente ha fatto si che la funzione slittasse di circa mezz’ora.

La bara coperta dalla bandiera italiana è uscita da palazzo di città tra gli applausi e il suono della tromba che intonava il silenzio, poi si è diretta verso la Chiesa della Santissima Maria Assunta preceduta dai gonfaloni dei comuni di Giungano e Capaccio Paestum, i centri che aveva guidato come sindaco, e da quello della Provincia di Salerno. Dopo la bara un corteo silenzioso composto da familiari, amici, amministratori locali, ma soprattutto tante persone comuni.

Alla Santa Messa, officiata dal Cappellano militare don Franco Franchini, sono state ricordate le virtù di Franco Palumbo, il suo amore per la comunità, per il territorio, la sua voglia di progettare lo sviluppo dei paesi che aveva amministrato, cosa che ha fatto fino agli ultimi giorni di vita.

“Abbiamo trascorso insieme tanti momenti per costruire un futuro migliore per la tua e la nostra Giungano. Sei stato sempre al servizio della gente – ha detto il sindaco Giuseppe Orlotti – A Giungano non c’è un albero che non porti il tuo profumo. Ti sei sempre speso per questo paese e in quest’ultima esperienza a Capaccio Paestum, sei stato il sindaco di tutti, sempre con il sorriso sulle labbra, senza mai far trasparire tristezza. E’ difficile per me esprimere quello che sto provando, è difficile solo il pensiero di non poterti più abbracciare. Ho camminato sempre al tuo fianco. Una cosa è certa: continuerò a portare avanti i tuoi valori”.

Commosso anche l’intervento della figlia Sabrina, più volte interrotta dalle lacrime: “Essere tuoi figli è stato per noi un privilegio”, ha detto. “Hai combattuto tutte le sfide con il coraggio di un leone, ti sei aggrappato alla vita con tutte le tue forze”, ha aggiunto ricordando il papà come una persona che ha lasciato loro in eredità valori essenziali di giustizia, verità e amore. “Voglio dirti grazie per le persone che oggi siamo”, ha concluso.

All’uscita dalla Chiesa a trasportare il feretro i suoi colleghi carabinieri (Palumbo era un sottoufficiale dell’arma). Applausi e palloncini in aria per l’ultimo commosso saluto della comunità locale.

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