Al via i “Sabati tra natura e cultura nel Parco”

Katiuscia Stio

“Sabati tra natura e cultura nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni “. Rinnovato l’appuntamento con l’atteso calendario del programma che viene organizzato ogni anno dal Club Alpino Italiano Cilentano di Montano Antilia in collaborazione con l’Ente Parco. Ogni anno vengono messe in programma diverse escursioni dedicate alla visita e alla conoscenza dei suggestivi borghi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, territorio vasto e dai numerosi volti e risorse.

“La nostra proposta è diretta alla valorizzazione dei luoghi che solo con la presenza e la frequentazione possono sopravvivere dando sostegno e concreto appoggio agli abitanti che sfiduciati abbandonano I paesi, decretando così la definitiva perdita di tradizioni, di bontà dei prodotti e di umanità.- spiega Andrea Scagano, presidente CAI Cilentano Consigliere ATC Parco Nazionale CVDA- Nel 2019 grazie ad un accordo nazionale con il Miur, la Sottosezione CAI Cilentana di Montano Antilia si è deciso di coinvolgere nell’organizzazione di questi trekking urbani le scuole locali”. Lo scorso sabato 16 marzo, secondo appuntamento annuale dei Sabati tra natura e cultura, il CAI ha deciso di far scoprire ai circa 100 escursionisti il caratteristico borgo di Montano Antilia posto a circa 800 m. slm. “Dopo un lavoro preparatorio di circa un mese con l’Istituto Comprensivo di Montano Antilia, i giovani alunni hanno guidato in costumi d’epoca gli ospiti rievocando i moti rivoluzionari cilentani del 1828.

Accompagnati dal gruppo “Coros Mediterraneo ” nei suggestivi vicoletti del piccolo paese hanno intonato i canti dei filadelfi del 1828. Suggestiva la scena riproposta davanti la Scala Santa di Montano Antilia dove è stata riposta la scena della consegna della Bolla Pontificia al Marchese Antonio Cammarano a fine ‘700 con la quale la Santa Sede concesse l’autorizzazione a costruire la piccola Scala Santa su somiglianza di quella di S Giovanni in laterano di Roma. Con questa bolla pontificia inoltre vengono concesse le stesse indulgenze per chi la visita nella settimana pasquale. Nel tour urbano oltre alla scena delle lavandaie e del vecchio ciabattino, grande importanza è stata data al laboratorio di trasformazione del latte in caciocavallo podolico. In un vecchio” vuttaro” l’Azienda agricola di Merola Susi ha dato la possibilità ai tanti di conoscere e assaporare il gusto unico di questo prodotto unico” .

Il CAI da sempre ha associato la promozione culturale ed artistica a quella enogastronomica. Grazie all’impegno del Presidente regionale ANABIO Filomena Merola sono stati coinvolti nella giornata escursionistica diverse aziende locali quali l’Amaltea con il presidio slow food del cacioricotta cilentana, il salumificio BioCoco’ e l’Azienda Olearia Forte di Massicelle. Lungo le sponde del fiume Lambro due nuove realtà imprenditoriali hanno ripreso la coltivazione sperimentale del fagiolo della regina e dello zafferano montanese, le due aziende hanno combinato un mix di ottimi prodotti offrendo ai turisti dei piatti eccellenti. Hanno coronato la giornata degli stand di artigianato locale con la lavorazione delle radiche di ulivo, lavori all’uncinetto e la lavorazione del sapone tradizionale. Il Cai ancora una volta si è fatto promotore al fine di costituire una rete tra aziende, Enti ed associazioni. Aderendo alla campagna plastic free del Parco il tutto è stato servito con stoviglie biodegradabili. Hanno partecipato i gruppi CAI di Salerno e Cava dei Tirreni, il Consigliere Parco Ferdinando della Rocca, il Presidente di Legambiente Agropoli Mario Salsano. Prossimo appuntamento a Trentinara.

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