Festa della donna: storia e curiosità sull’8 marzo

Chiara Esposito
Mimosa

Come tutti sanno, la giornata internazionale della donna viene celebrata l’8 marzo. Nonostante la valenza, prettamente commerciale, assunta negli ultimi decenni, la festa della donna ha un significato molto speciale. Nata per ricordare le conquiste politiche, le lotte sociali ed economiche, i soprusi, le violenze e le discriminazioni delle quali le donne sono state, e sono ancora protagoniste, questa ricorrenza ha origini molto lontane.

Tradizione vuole che, questa giornata venne istituita in riferimento ad un episodio molto drammatico. Nel 1857 a New York, alcune operaie della fabbrica Cotton, chiuse nello stabile dal loro datore di lavoro, affinché non partecipassero ad uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio.

In alcuni Paesi, come ad esempio l’Italia, invece la memoria riporta ad un’analoga tragedia, o presunta tale, avvenuta proprio l’8 marzo del 1911 dove, sempre a New York, e sempre a causa di un rogo, persero la vita 134 donne dipendenti di una fabbrica di camicie.

In realtà, la giornata internazionale della donna nasce ufficialmente nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti, da un’idea del Partito Socialista che in quella occasione organizzò una grande manifestazione a favore del diritto al voto delle donne, il “Woman’s Day”. L’anno successivo la proposta, raccolta da Clara Zetkin, fu portata all’attenzione del VIII Congresso dell’internazionale delle donne socialiste, proponendo così di istituire una giornata dedicata alle donne. Non sono chiare le motivazioni che spinsero alla scelta dell’8 marzo come data universale per la celebrazione, tuttavia venne ufficializzata in occasione della seconda conferenza delle donne comuniste, tenuta a Mosca nel 1921, in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo del 1917.

Nella nostra Italia, invece, la festa della donna, cominciò a celebrarsi nel 1922, consolidandosi poi solo nel 1945 quando, l’Udi (unione donne italiane) festeggiò la Giornata della Donna nelle zone liberate dal Fascismo, divenendo così momento simbolico. Inoltre anche l’idea di abbinare un fiore a questa ricorrenza si deve alle donne di questa associazione.

Da un’idea di Rita Montagnana, Teresa Mattei e Teresa Noce, dopo aver scartato violette, garofani, anemoni e tanti altri fiori, la scelta cadde sulla mimosa. Un fiore di stagione, spontaneo che annuncia la primavera e la vita che rinasce. Alla portata di tutti, apparentemente fragile ma tenace e resistente ai cambiamenti, capace di sopravvivere e rifiorire, proprio come le donne.

Condividi questo articolo
Exit mobile version