Aquara: bimba lasciata a piedi dallo scuolabus, papà scrive al Comune

Katiuscia Stio

AQUARA. Si riaccende la polemica sul trasporto scolastico. In particolare sull’ interruzione del servizio “a danno” di una bimba di 4 anni, il cui genitore, Vernino Eliseo, lo scorso febbraio aveva denunciato verbalmente l’accaduto (leggi qui). A distanza di settimane, l’uomo scrive al sindaco Antonio Marino, al segretario comunale, al responsabile dell’Utc, al responsabile dell’Anticorruzione e ai carabinieri, chiedendo di ripristinare la corsa del pullmino in via Vadda al fine di favorire il diritto allo studio della loro bimba, sancito dalla Costituzione.

Lettera al Comune per segnalare i disagi

«Non mi capacito come abbiano potuto attuare una simile scorrettezza nei confronti di una bimba di 4 anni- dichiara Vernino- è stata violata la fermata come stabilita nel calendario riportato dal vigente Regolamento per il funzionamento del trasporto scolastico comunale approvato lo scorso dicembre 2018. Il trasporto sarebbe potuto essere sospeso in caso di dissesto idrogeologico, inagibilità di percorsi degli scuolabus o per altri straordinari e comprovabili motivi, si legge nel regolamento. Ma ad ora non c’è nessuna di queste motivazioni. Prima passavano a prendere mia figlia, poi non lo hanno più fatto, poi hanno ripreso la fermata per tre giorni, ora l’hanno sospesa nuovamente. Inoltre agli atti non risulta niente.»

Le richieste dei genitori

I genitori della piccola alunna, tra l’altro chiedono, di attivare ogni azione necessaria al rispetto delle norme regolamentari che a tutt’oggi non risultano modificate. Sulla questione era intervenuto anche il consigliere di minoranza Franco Martino che attualmente presenterà una interrogazione in merito, nella quale chiede il motivo per cui sono state cambiate le regole e il percorso durante l’anno scolastico con conseguenza ”interruzione di servizio pubblico” quando il regolamento Comunale indica che la programmazione è annuale ; Per quale motivo i primi quattro mesi e mezzo del servizio sono costati all’Ente circa 9735,92 euro, mentre i secondi 4 mesi e mezzo “ con affidamento diretto sempre alla stessa ditta” con percorso ridotto rispetto al precedente costa euro 11.724,90; ( con un’ aumento di più di 400 euro al mese );Quale atto amministrativo di indirizzo al responsabile che ha determinato l’aumento del prezzo e/o da chi commissionato;Per quale motivo sono state disattese le priorità previste nel regolamento comunale approvato con del. C.C. 45/2018 per alcune zone fuori del centro abitato;Di ripristinare da subito il servizio trasporto scolastico e rivedere gli atti amministrativi “che appaiono essere un pasticcio burocratico frutto di totale incapacità amministrativa”. Inoltre Martino si appella al sindaco Antonio Marino, affinché «rimedi subito a quella che si configura come una vera è propria discriminazione senza alcun motivo valido ; visto che l’aspetto più drammatico e increscioso dell’intera vicenda è spiegare a una bambina di 4 anni perché il pulmino non va più a prenderla. Al Sindaco, promotore e forte sostenitore di una politica di inclusione, chiedo di rimediare a questa “mancanza” di sensibilità perpetrata da molti giorni. »

Stando a quanto riportato, infatti, alcuni bambini dell’asilo, pare stiano, prendendo in giro la piccola compagna sul fatto che il pullmino non passi più a prenderla.

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