Capaccio, Angelo Quaglia accusa gli “sponsor” di Alfieri: “orfani alla ricerca di un padre”

Redazione Infocilento

La candidatura di Franco Alfieri a sindaco di Capaccio Paestum è ormai sempre più vicina. Angelo Quaglia, candidato primo cittadino, accusa chi sta cercando di promuovere l’approdo dell’ex sindaco di Agropoli nella città dei templi.

“Sono sempre loro. Gli stessi, che dopo aver traghettato Palumbo a indossare la fascia tricolore di un paese non suo, ci riprovano. Sembrano figli di nessuno, orfani alla ricerca di un padre che li guidi e li conduca alla vita eterna – accusa Quaglia – Tentano affannosamente di raccogliere qualche lista come quando si riempie un paniere di ciliegie, per portarlo in dono al nuovo messia che verrà. Comparse dell’appena defunta amministrazione, che dopo lo sfratto di Palumbo, sono rimasti orfani, senza casa, come degli sfrattati. Si muovono alla ricerca affannosa di un nuovo padre che li guidi e di un rifugio sicuro, che a detta loro, solo Alfieri potrebbe garantirlo”.

Quaglia accusa lo stesso Alfieri “ormai alla fine della sua ultradecennale carriera politica – dice – Sa, che anche per lui è pronto l’ufficiale giudiziario per notificargli lo sfratto da quel mondo politico che gli ha dato tutto. Solo la disperazione li fa ancora respirare.

Poi rincara la dose contro gli “sponsor” di Alfieri: “Aspettano il messia Alfieri, come la visita di papa Francesco, solo la disperazione li fa ancora respirare. Lo aspettano tra roventi telefonate e succulente cene in alberghi di nostri compaesani imprenditori che perdono il pelo ma non il vizio per diventare famosi. Lo aspettano alla rotatoria di Capaccio Scalo, per tentare di tornare a galla, dopo aver affondato il paese in meno di due anni. Sono in apnea, col fiato sospeso, aspettando il fatidico SI del messia di Torchiara. Il sindaco per ogni stagione e di qualsiasi paese. Ma, stia sereno, l’Alfiere della speranza, perché questa volta i figli di questa terra, diranno NO, al padre venuto da lontano per annunciare la resurrezione”. “Questa volta Capaccio Paestum è già risorta”, conclude.

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