Salerno, venerdì il primo Consiglio Provinciale

Comunicato Stampa

Alle 12 di venerdì 22 febbraio, Michele Strianese ha dato inizio ai lavori del neo Consiglio Provinciale. Il Presidente ha proclamato i neo eletti consiglieri e ha salutato i tanti volti nuovi presenti sia nella maggioranza Giuseppe Robustelli, Felice Santoro, Fausto Vecchio, Antonio Sagarese e Fausto De Nicola, sia nell’opposizione Giuseppe Ruberto e Dante Santoro. Neo elette anche le prime due donne in seno al Consiglio Provinciale Paki Memoli del PD e Clelia Ferrara di Forza Italia. Il Presidente nella sua introduzione ha difeso e sostenuto con forza la passata legislatura elogiandone la tenacia, la passione e il tanto lavoro ribadendo il proprio impegno costante per far si che la Provincia ritorni ai fasti di un tempo.

Anche Giovanni Guzzo consigliere comunale di Novi Velia, neo eletto consigliere provinciale nella lista del PSI, con alle spalle una breve esperienza nel 2015 da subentrante a Sabatino Tenore, ha salutato l’assise dichiarando, nel suo intervento, l’appoggio convinto all’azione politica della maggioranza. Guzzo ha rafforzato il concetto di una Provincia come casa delle amministrazioni aperta alle istanze dei Comuni. Una Provincia che non rappresenti solo un sogno irrealizzabile ma che metta sullo stesso piano il Nord e il Sud di essa. Una Provincia che dovrà crescere in modo omogeneo e unitario non differenziando i territori ma creando convergenza di intenti e visioni d’insieme. Guzzo ha poi rimarcato il concetto dei maggiori investimenti nei territori dove le criticità sono di più.

Un primo passo importante, secondo Guzzo, sono gli abbattimenti dei costi delle locazioni private. Si può fare sollecitando i Comuni a mettere a disposizione della Provincia le proprie strutture.

In chiusura Guzzo si è soffermato sulle criticità della scuola e sulle varie problematiche che attanagliano le complessità scolastiche del Cilento e del Vallo di Diano ed ha, infine, invitato tutti i consiglieri a lottare con forza, senza segni né bandiere, per garantire il diritto allo studio agli studenti disabili garantendo loro i servizi minimi per il regolare svolgimento del programma scolastico.

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