Giornata Internazionale della Guida Turistica. Intervista a Benedetto Giacobbe

Antonella Guerra

Ogni anno il 21 febbraio, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Internazionale della Guida Turistica. Istituita nel 1990 dalla World Federation of Tourist Guide Associations e promossa in Italia dalla Associazione Nazionale Guide Turistiche – ANGT, vuole essere occasione per conoscere meglio la professione di guida turistica. Ambasciatore e interprete della cultura locale, la guida turistica è una figura che richiede preparazione, conoscenza multidisciplinare approfondita e competenze linguistiche, capacità di comunicazione ad un pubblico eterogeneo per interessi, provenienza ed età.

Il 23 e 24 febbraio, le guide turistiche abilitate associate a ANGT e alle associazioni regionali italiane, offriranno visite gratuite su circa 100 diversi percorsi, di cui 39 in Campania.

Abbiamo intervistato il dott. Benedetto Giacobbe, archeologo guida turistica abilitata della Regione Campania per capire e definire meglio questa professione.

Cos’è e cosa fa una guida turistica?

“La guida turistica è un professionista, la cui figura rientra come da legge regionale nell’ambito delle figure professionali turistiche. L’abilitazione alla professione si ottiene mediante il superamento di un apposito esame, indetto su base regionale, e diretto all’accertamento delle capacità tecniche e professionali. Il tesserino di riconoscimento è il segno distintivo obbligatorio di una guida abilitata.

La guida conduce persone singole o gruppi nelle visite a monumenti, siti archeologici, chiese e  musei, illustrandone le caratteristiche storico-artistiche e culturali. È un conoscitore esperto della storia dei luoghi, dell’archeologia, ma anche degli usi e delle tradizioni locali. Una guida studia e si aggiorna costantemente. L’interdisciplinarità della conoscenza è il segno distintivo di una guida abilitata. Scegliere una guida abilitata significa non soltanto proteggere e tutelare una categoria professionale, ma anche aver rispetto per il territorio, contribuire alla tutela dei beni ambientali e monumentali, dunque alla sostenibilità e alla legalità. Significa, ancora, per il turista vivere un’esperienza di qualità, avere una nuova chiave di lettura dei luoghi”.

Come sono cambiate le esigenze del turista negli ultimi anni?

“I turisti sono sempre più esigenti, in quanto più informati. Spesso, nelle richieste, hanno già le idee chiare sugli itinerari da fare, talvolta mettendo insieme anche siti piuttosto distanti. Ed è proprio in questa fase che entra in gioco il supporto della guida, che aiuta il turista nella costruzione dell’itinerario, indicando le soluzioni e le opzioni migliori”.

Oltre ai grandi siti, quali sono le mete più richieste per la Campania?

“Accade spesso che il turista affianchi alla visita nei luoghi più noti, quali Napoli e il suo centro storico, Pompei, Ercolano, Paestum e la Reggia di Caserta, qualche altra tappa in luoghi meno frequentati.

In tal senso ottime potenzialità di crescita possono avere la città di Salerno, Benevento e la provincia di Caserta. Sempre più evidente l’interesse per i piccoli paesi delle aree interne, in particolare quelle del Cilento e del Vallo di Diano. Esiste in questi luoghi un potenziale turistico, spesso ancora inespresso, da valorizzare e rendere fruibile. Per la Costiera Amalfitana, si registra una maggiore interesse per gli itinerari naturalistici. In crescita anche le richieste per Capri e Sorrento.  Da evidenziare l’interesse del turista per l’enogastronomia di qualità, così diffusa in tutta la nostra splendida regione. Molti territori hanno già investito in tal senso, con la costruzione di itinerari tematici, degustazioni e visite alle aziende locali”.

Qual è l’aspetto che ami di più del tuo lavoro?

“Raccontare i luoghi e trasmettere la conoscenza. Mi piace immaginare che, dopo una visita guidata, il turista guarderà quel luogo in maniera diversa. Lo vedrà con nuovi occhi e ne parlerà ad altre persone, consigliandone una visita. Ma con guida abilitata…Mi raccomando!”

E così che vince il turismo, è così che crescono i territori.

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