Cilento: sedentarietà e alimentazione sbagliata. “Necessario tornare alla Dieta Mediterranea”

Gennaro Maiorano

Continua il progetto “Ciao” che coinvolge università italiane e svedesi sulla longevità dei nonnini cilentani.

Nei giorni scorsi a Pioppi è stato fatto il punto della situazione nell’ambito di un incontro sulla Sindrome Metabolica organizzato dalla scuola di formazione D’Arena. E’ stata l’occasione anche per parlare del progetto che riguarda i centenari del Cilento che sta dando i suoi primi risultati.

“Confrontando le persone viventi in Svezia e nel Cilento vengono fuori dati interessanti. L’incidenza dei tumori, ad esempio, è tre volte più bassa in Cilento” ha esordito il professore dell’Università La Sapienza di Roma Salvatore Di Somma.

“La cosa più interessante è che quando siamo andati a confrontare la situazione metabolica dei soggetti della Svezia rispetto a quelli del Cilento è emerso che l’incidenza di diabete, ipercolesterolemia e obesità in Svezia è più bassa rispetto ai cittadini del Cilento che dovrebbero seguire la dieta mediterranea – ha proseguito – Nonostante ciò, però, gli eventi cardiovascolari non sono aumentati nella popolazione cilentana, come se ci fosse una sorta di protezione nei pazienti del Cilento”.

Per il prof. Di Somma, è fondamentale tornare a seguire le regole della dieta mediterranea. In questo modo “c’è possibilità di invertire questa tendenza”.

Il dato è evidente: “Gli anziani del Cilento hanno poco diabete, poco ipercolesterolemia, poca ipertensione e pochi fattori di rischio, i giovani sembrano abbandonarsi ad un concetto di sedentarietà e alimentazione sbagliata. I prodotti del Cilento possono essere capaci di invertire questa situazione”, conclude il professore dell’ateneo romano.

Condividi questo articolo
Exit mobile version